Il ritorno di Spillo con "Il tempo della messe" e "Voi poveri Iloti"
Con piacere registriamo il ritorno del nostro collaboratore "Spillo". La richiesta di molti nostri amici che ci seguono viene esaudita.
È tempo che “Lo spillo” ritorni a pungere, perché si leggono e si vedono cose a dir poco roboanti o presuntuose o pretestuose di questi tempi. Personaggi che si qualificano storici, altri politici, altri contemporaneamente storico-politici. Antichi vizi umani: nessuna gratitudine, nessuna vera umiltà, solo autoesaltazione che va ben oltre la sopravvalutazione delle proprie capacità e possibilità. Al lettore la comprensione dei personaggi e delle situazioni prese di mira, per così dire, punte…
- Il tempo della messe! Quando si trattò di preparare il campo per seminare, non ci furono lavoratori, in tanti non conoscevano nemmeno il campo, nessuno rischiò il proprio nobile nome e l’ipocrita reputazione per scrivere e dire con onestà intellettuale, merce rara da tempo, che il campo era arduo da lavorare: in troppi restarono a guardare, a criticare, ma non lavorarono, anzi denigrarono chi lo fece per primo e in solitudine. Quando arrivò il tempo della messe, a campo rigoglioso, furono tutti pronti a partecipare, chi alla raccolta e chi direttamente al buffet! La messe fu sottratta al contadino e si videro poi commensali tanto voraci nel cibarsi del cibo di altri quanto pronti ad elogiarsi, a dire che il buffet preparato per primi da loro era il migliore, che avevano ricette segrete, che da tempo ci lavoravano… In pochissimi pensarono all’umile contadino che aveva arato ed il seme per primo seminato (semen seminaba…). Tutti storici al gran buffet!
- Voi, poveri iloti… Vi spiego, da spartiata, la politica. Vi spiego io le crisi achee e messapiche. Dalla finestra del mio palazzo, direttamente affacciato sulla grande agorà, avverto, anche se non richiesto, il bisogno di spiegare a voi poveri iloti le radici di questa crisi, chi sono i colpevoli e come uscirne. Io posso farlo perché appartengo da sempre alla casta. Sono uno dei pochi abitanti di questa remota polis a godere dei diritti politici, anzi a godere della politica! Ve lo spiegherò gradualmente, perché voi siete dei poveri ilioti.