80° anniversario Società Storia Patria, XXXIX colloquio di studi e ricerca storica.
Ottobre, giovedì 29, h. 17.15. Brindisi. Palazzo del Governo (Piazza Santa Teresa, g.c.)
Il 20 giugno 1935 furono istituite le Regie Deputazioni di Storia Patria in quindici regioni italiane, tra cui la Puglia. La creazione della Deputazione pugliese s'inquadra nell'ambito del coordinamento di tutti gli studi storici nazionali, voluto ed attuato dal Ministro dell'Educazione Nazionale, nonché Presidente della Giunta Centrale degli studi Storici, De Vecchi di Val Cismon.
Dietro suggerimento della Giunta Centrale per gli Studi Storici, il prefetto della Provincia di Bari con decreto 14 marzo 1935 n. 680 nominava Commissario della Regia Deputazione di Storia Patria per le Puglie Gennaro Maria Monti, professore di Storia del diritto Italiano e preside della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Bari, uno dei maggiori esponenti della storiografia italiana nel periodo fra le due guerre.
Nella riforma attuata dal De Vecchi di Val Cismon era prevista anche la creazione di sezioni locali nei capoluoghi di provincia. Le sezioni pugliesi furono da subito istituite in base al D.M. del 27 settembre 1935: Foggia, Brindisi, Lecce e Taranto a cui si aggiunse, unica eccezione, anche Barletta per via della presenza, in questo centro, dell'antica istituzione culturale la Società degli Amici e della Storia e dell'Arte Barlettana. Il 9 agosto 1935, con decreto regio, il prof. Gennaro Maria Monti diventava Presidente dell'appena costituita Regia Deputazione di Storia patria per le Puglie. Subito dopo la sua nomina, il Monti sviluppò un programma che prevedeva la pubblicazione delle fonti medioevali documentarie più notevoli della Puglia. dando vita al Codice Diplomatico Brindisino, a lato del Codice Diplomatico Barese, e ne pubblicò, con una sua introduzione, il primo volume con la stampa dell'opera omonima di Annibale De Leo.
Primo presidente della sezione di Brindisi era intanto nominato il senatore Ugo Bono. Nel 1950, una svolta istituzionale di non poco conto comportò il mutamento del titolo da Deputazione di Storia Patria per le Puglie a Società di Storia Patria per la Puglia. Un cambiamento che andava ad inserirsi in tutta una serie di direttive volute dal ministero del nuovo stato repubblicano allo scopo di definire un nuovo assetto degli istituti culturali nazionali.
La sezione di Brindisi, denominata “Brigata Amatori Storia e Arte”, essendosi sviluppata in continuità col sodalizio voluto da Pasquale Camassa, ha dato vita a una serie di grandi congressi storici con la presenza dei più prestigiosi nomi della storiografia nazionale e internazionale. Di essi sono pubblicati regolarmente gli atti per i quali si va sostanzialmente riscrivendo la storia di Brindisi e della sua area.
Negli ultimi due anni sono cinque i volumi pubblicati; si riferiscono all’età medievale riguardando il primo lo sviluppo di Brindisi in età normanna, il secondo nel periodo federiciano, il terzo in quello di Manfredi; il quarto volume si riferisce ai rapporti con l’ordine monastico cavalleresco di San Giovanni, oggi di Malta, il quinto all’isola di Sant’Andrea.