Luigi Spanò, la realtà nel sogno
Potrà essere visitata sino al 30 Ottobre 2015 la mostra d’Arte Contemporanea “Percorrenze” nella Galleria “Le Ali di Mirna”
in Via Ruggiero Normanno n. 22 a Mesagne (Br), con ingresso libero, dal lunedì al venerdì dalle ore 18.00 alle ore 20.30.
Passiamo in rassegna i cinque artisti presenti in questa mostra, iniziando dal M° Luigi Spanò: nato a Santa Severina, in provincia di Crotone, a Lecce ha compiuto la sua formazione culturale e professionale frequentando l'Accademia di Belle Arti dove ha poi conseguito la titolarita' della docenza della Cattedra di Pittura.
A partire dal 1970, anno della sua prima personale tenutasi a Bari, ha partecipato a numerose mostre (1970: Bari, Napoli, Rovereto, Abano, Perugia; 1971: Roma; 1972: Montecatini; 1973: Milano, Firenze; 1974: Roma; 1976: Reggio Calabria; 1977: Crotone, Roma; 1978: Reggio Calabria, Taranto, Roma, Crotone; 1979: Castro Marina, Roma, Crotone; 1980: Martina Franca; 1981: Lecce, Taranto, Crotone; 1982: Bari, Roma, Squinzano; 1983: Taranto; 1984: Taranto; 1985: Lecce; 1992: Lecce; 1994: Crotone; 1997: Larissa (Grecia); 1999: Santa Severina-Castello; 2000: Lecce; Agosto 2000: Basilica Santa Croce, Castello Carlo V - Lecce; 2001: Antologica 1975-2000, Convento dei Domenicani, Comune di Cavallino (Le). Settembre 2001: sede del Parlamento Europeo – Bruxelles; 2004 : Crotone; Dicembre 2005: Castello Carlo V – Lecce; Luglio 2008: Castello di Otranto; Agosto 2009 : Muro Leccese – Palazzo del Principe; Gennaio 2013 – Cosenza Trend Line Gallery; Gennaio 2015 – Esposizione itinerante a Pechino e inizio di un rapporto di collaborazione culturale con l’Accademia di Belle Arti di Pechino.
E’ stato invitato a Spoleto in occasione del “Festival dei Due Mondi 1975”. A Larissa, in Grecia, e' stata organizzata una sua mostra personale nel museo "I. Katzigra" dove sono state acquisite sue opere. Negli anni 1991-92 ha preso parte alla collettiva Premio "Rodolfo Valentino" tenutasi a Las Vegas e curata dalla Regione Puglia. Le sue opere piu' recenti (1998) sono presenti nella Cd'AC - Facolta' dei Beni Culturali dell'Universita' di Lecce e nel settembre 2001 una sua personale è stata organizzata nella sede del Parlamento Europeo a Bruxelles, dal Comite De Gestion Du Patrimoine Et Des Masnifestations Artistiques Et Culturelles.
Le sue scelte linguistiche, negli esordi espressioniste, si sono rifatte allo studio della natura e della realta'. Il coerente sviluppo delle sue ricerche, mai dimentico dei grandi artisti del passato, lo hanno portato ad approfondire il rapporto Uomo-Mondo, anche attraverso componenti figurative di rimando simbolico e magico, guidate da una sempre presente carica ironica e autoironica che rende i suoi lavori spiazzanti e rompicapi per adulti. La sua pittura è caratterizzata dalla forza del disegno, della luce e del colore. In particolare queste componenti, nella produzione attuale, giocano un ruolo da coprotagonisti dove il colore materico lavorato come un bassorilievo, su cui la luce, non solo pittorica ma fisica, si posa superando il limite tra pittura e scultura.
Numerosi i critici che hanno scritto con interesse della sua produzione: S. Anagnostopulos, A. Angelis, E. F. Accrocca, G. Amodio, G. Amoruso, E. Bambi, C. Bartella, A. Basile, g. Battimo, T. Bonavita, E. Bonea, P. Caputo, T. Carpentieri, R. Casini, R. Caracchio, S. Cazzato, L. Cosi, I. D'Agostino, M. De Marco, D. Del Moro, S. Donno, M. A. Funaro Guidazzi, G. Fusco, L. Galante, A. Gatto, C. Giacomazzi, S. Giannattasio, M. Guastella, G. Invitto, E. Jacovino, B. Longo, A. Maffei, G. Malafarina, P. Mandrillo, P. Marino, E. Mercuri, G. Messinetti, U. Moretti, V. Pagano, G. Parisi, F. Perrelli, A. Poli Bortone, D. Purificato, G. Quarta, L. Repaci, G, Schiavone, G. Selvaggi, G. Sergio, F. Silvestri, F. Simongini, S. Spedicato, M. Strazzeri, C. Strinati, L. Tallarico, O. Tamburrano, D. Valli.
Tra il 2005 e il 2007 l’interesse per l’artista ha portato alla stesura di due tesi per la facoltà di Beni Culturali dell’Università degli Studi di Lecce, tra cui “Spanò: racconto di un viaggio tra memorie ed opere, sulle tracce di Eros”, in due volumi di M. Capodiferro.
In una prefazione inutile ad un suo bellissimo catalogo stampato in occasione di una sua mostra antologica al Castello Carlo V a Lecce nel Dicembre del 2005, Spanò scrive in conclusione “I migliori lavori che ho realizzato sono quelli che non farò mai