Un buon carnevale ma ... si può fare di più!

Domenica prossima con partenza alle ore 16,30 da Via Brodolini e con arrivo in Piazza Porta Grande

si svolgerà la prima delle tre sfilate previste per il Carnevale mesagnese. Una tradizione che si rinnova anche per quest’anno e che presenta anche il patrocinio dell’Amministrazione comunale. Da quel che è stato preannunciato ci saranno quattro carri di grandi dimensioni ispirati alla storia di Antico Egitto, Antica Roma, India e Messico e un corteo di maschere a tema che percorreranno tutta Via Latiano, così come pubblicizzato dagli organizzatori “tra coriandoli, scherzi e tanto sano divertimento”.

Quello di Mesagne è uno tra i più antichi carnevali salentini e le ricerche storiche hanno registrato la presenza dello stesso a partire dal ‘600. Rispetto agli altri paesi salentini Mesagne ogni anno ha registrato sempre attività legate al Carnevale, con veglioni, veglioncini per bambini, sfilate di carri allegorici.

Nell’ultimo decennio del secolo scorso un folto gruppo di appassionati, capeggiato dall’indimenticabile Aristide De Nitto si riunì in una Associazione denominata “Il prossimo” e si cominciò a contattare i cartapestai di Putignano, si costruirono i primi carri, si cominciò ad impiantare una cultura del carnevale che negli anni a seguire si è sempre più fortificata. Ma la questione vera che Mesagne non si è accorta di questo patrimonio e le continue conflittualità tra i gruppi hanno fatto perdere di vista le risorse disponibili.

Domenica sfilerà una nuova edizione del Carnevale che esce sotto l’egida del Carnevale mesagnese ma di tale struttura che fu sollecitata da Maria De Guido, all’epoca Assessore alla cultura e che ancora da quanto è dato sapere esiste a livello associativo ne fa parte solo un gruppo che ha aderito all’associazione “La scatola magica”. E’ il carnevale, quindi, della “Scatola magica” e non dell’Associazione “Carnevale mesagnese”.

Un’altra parte né lo scorso anno, ne quest’anno rientrano nello spettacolo ed il sogno di molti di realizzare “la corte del Marajà e le sue mille ed una notte” rimane congelato e nel cassetto.

Qualcuno ha tentato di contattare il “direttore artistico cittadino”, nominato dall’Amministrazione per spiegare e suggerire la situazione che c’era e riferire quanto meno che probabilmente l’impostazione da dare alle attività ludiche debbono essere riportate in un discorso di carattere economico, ossia di “business” per la città. Ma non c’è stato possibilità di un colloquio e così anche l’intercettazione di richiedere un contributo come “carnevale storico” al Ministero dei beni culturali che aveva stanziato un milione di Euro per domande da inoltrare entro e non oltre lo scorso 5 dicembre è svanita nel nulla.

Domenica, quindi, andremo a vedere una nuova edizione del Carnevale, diversa da quella di Putignano con il sottofondo che contraddistingue la nostra città per l’allegria che riescono a dare i gruppi mascherati, ma sarà un’edizione in tono ridotto rispetto alle potenzialità che si potrebbero produrre anche a breve termine. Basterà contare le scuole di ballo per rendersi conto che sono più quelle assenti di quelle presenti. E se qualcuno si accorgerà che è ancora valido il motto scelto “Liberi di stare insieme”, probabilmente si potrà convergere per un nuovo Carnevale estivo, il bis di quello che ebbe un clamoroso successo tre anni fa, magari con la partecipazione di tutti i gruppi, di tutte le scuole di ballo, di tutte le risorse disponibili in città.

Nel frattempo nella giornata di domenica buon divertimento a tutti ossia a coloro che sfileranno ma anche agli assenti che, certamente saranno lungo la via di Latiano per partecipare, comunque, al Carnevale mesagnese!

Il viandante azzurro

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