Società Storia patria Brindisi: XLIV Colloquio di studi e ricerca storica

Sacri approdi nel porto di Brindisi

Brindisi. Palazzo Granafei-Nervegna (g.c.) 

Organizzazione

GRANAfertART

Società di Storia Patria per la Puglia –Sezione di Brindisi

Centro Studi per la storia dell’Arcidiocesi di Brindisi - Ostuni

 Patrocinio

Comune di Brindisi 

“Ti sei imbarcato, il viaggio è finito, sei giunto all'approdo; sbarca. Se ciò significherà entrare in una nuova vita, lì non troverai più nulla che sia vuoto di dei. Se ciò significherà non sentire più nulla, cesserai di provare pene e piaceri”

Marco Aurelio

 “Le navi che li passano l’inverno iniziano a caricare in primavera per raggiungere Acri , portando pellegrino, olio, vino assieme a ogni sorte di granaglie e di frumento. Sicuramente è il posto meglio attrezzato per il passaggio al di là del mare fra quelli in possesso dei cristiani, situato in una terra fertile che produce in abbondanza, oltre ad essere prossimo a Roma; possiede il porto migliore del mondo, tanto che le case giungono sino al mare”. Con queste parole   Ramón Muntaner (1265-1326), nella  sua Crònica Catalana, riassume e definisce il ruolo di Brindisi e del suo porto nel medioevo. Sul  mare di Brindisi, che permea  la città da oriente a occidente  alternando scenari molto diversi,  si intrecciano da sempre storie e leggende; il viaggio può del resto essere inteso come le peripezie del Sè nella lotta contro il corpo e le passioni, prima di conquistare la pienezza della sua affermazione. Verso sud, ove era Torre Cavallo e si dispiegava la grande area delle Saline, si narra di sacri approdi e fortunosi naufragi. Nella rada sarebbero approdate o transitate materiali memorie di grandi santi; qui sarebbe così pervenuto il braccio di san Giorgio, la cui più antica rappresentazione  risale alla prima metà del X secolo ed è in Armenia, nella chiesa della Santa Croce eretta sull’isola Akdamar. Qui un bassorilievo mostra tre santi a cavallo, e tra questi Giorgio, raffigurato mentre trafigge con la sua lancia una figura antropomorfa. Al centro è proposto san Sergio che uccide una belva e, a sinistra, san Teodoro  che affronta un drago. Anche le reliquie di Teodoro approdarono a Brindisi in circostanze forse collegabili con le nozze qui celebrate, il 9 novembre 1225, fra Federico II, maturo signore  dell’Occidente e la giovanissima Iolanda, regina di Gerusalemme.  

PROGRAMMA

Indirizzi di saluto

S. E. Dr. Cesare Castelli

Commissario prefettizio al comune di Brindisi

S. E. Mons. Domenico Caliandro

Arcivescovo di Brindisi-Ostuni

Interventi

Maria Stella Calò Mariani

Università degli Studi di Bari

Sacri approdi nel porto di Brindisi

Teodoro De Giorgio

Società di Storia Patria per la Puglia          

Note sulla traslazione delle reliquie di san Teodoro d’Amasea a Brindisi

 

Giuseppe Maddalena Capiferro

Società di Storia Patria per la Puglia

La stauroteca di Cleveland

 

Cristian Guzzo        

Società di Storia Patria per la Puglia

Sulla reliquia del braccio di san Giorgio conservata in Brindisi

 

Giuseppe Marella   

Società di Storia Patria per la Puglia

Memorie di Brindisi nei diari di viaggio dei pellegrini medievali

Coordina e introduce i lavori

Antonio  Mario  Caputo

Società di Storia Patria per la Puglia

Al termine delle relazioni, i lavori proseguiranno presso l'Open Club (vico Tarantafilo, 10), locale posto nella suggestiva cornice degli scavi romani sotto il Teatro Verdi, dove i relatori dibatteranno coi presenti i temi discussi. Nel corso dell'informale, conviviale e originale incontro, Giancarlo Cafiero  (Società di Storia Patria per la Puglia)   darà lettura di poesie e brani dialettali relativi al tema del mare e del viaggio. 

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