XLVII Colloquio di studi e ricerca storica Brindisi. Chiostro dei Carmelitani Scalzi

Giugno, 17, venerdì. Inizio ore 18.15. Accoglienza ore 18.00. In exitu Isräel de Aegypto.

Come ladri nella notte. Dall'Egitto a Brindisi il 1956

“Donne, bambini, anziani. Gli uomini non c’erano. Stipati nei pullman, ci diedero coperte, perché faceva freddo. Ci avvolgemmo tutti tremanti, fra i pianti dei bambini piccoli e il vociare confuso dei profughi. Dopo l’appello, i pullman partirono tutti in fila, per Alessandria, e di lì saremmo salpati”.

(Carolina Delburgo, Come ladri nella notte)

All'alba del 29 novembre 1956, la motonave Achyllèos in fuga dall'Egitto attracca al porto di Brindisi. Trasporta profughi ebrei, in prevalenza italiani, strappati alle loro case. Ad anni di distanza Carlona Delburgo rievoca quell'esperienza dolorosa con gli occhi della bambina di dieci anni che in Italia riuscì a ritrovare quella solidarietà, comprensione e pacifica convivenza perdute in patria. L'ascesa al potere di Gamāl ʿAbd al-Nāṣer Ḥusayn (1918-1970), secondo presidente della repubblica egiziana, dà il via a una politica che sconvolge i fragili equilibri medio-orientali; nazionalizza il 26 luglio 1956 la Compagnia del Canale di Suez (di proprietà franco-britannica) per recuperare appieno l'indipendenza del paese. Ciò fornì la giustificazione per Francia e Regno Unito di organizzare un'operazione militare congiunta contro l'Egitto, cui s'unì Israele che riuscì nel la rapida conquista dell'intero Sinai, da Rafah ad al-'Arīsh. Il 31 ottobre truppe anglo-francesi bombardano Il Cairo, e il 5 novembre occupano Port Saʿīd. La guerra fu interrotta dall'intervento congiunto sovietico-statunitense; il "cessate il fuoco" entrò in vigore l'8 novembre, ed il 15 dello stesso mese, truppe di pace dell'ONU giunsero nella zona di guerra. Le conseguenze di questa crisi e delle successive guerre arabo-istraeliane porteranno ebrei e cristiani, espulsi dall'Egitto, a cercare aiuto e asilo in altre terre

Carolina Delburgo, signora bolognese di origine egiziana, racconta la cacciata della sua famiglia e di molti altri correligionari, dall’Egitto; dei 100.000 ebrei egiziani del 1948, ne resistevano nel 1976 appena 200.

Ha termine così quella convivenza, non sempre pacifica, ma comunque proficua e stimolante fra gente di varie culture e religioni, che facevano dei paesi arabi affacciati sul Mediterraneo società sostanzialmente multietniche. Nel 1956 dall’Egitto furono cacciati circa 30.000 ebrei. Pian piano la Cairo cosmopolita dove circolavano lingue e culture diverse, raccontata con nostalgia dallo scrittore Naghib Mafuz, si svuota delle sue molteplici identità.

La famiglia Delburgo, di nazionalità italiana, approda nel porto di Brindisi. L’unica cosa che ha portato con sé è la propria abilità professionale, la volontà di riconquistare una vita dignitosa, la tenacia nel fronteggiare le mille difficoltà che incontra, quegli ‘scherzi della sorte’ che la storia ha spesso riservato al popolo ebraico. Fortunatamente questa vicenda amara e sconfortante ha un lieto fine. Carolina Delburgo racconta come “fummo davvero commossi e molto grati per la grande umanità con cui fummo accolti, non appena sbarcammo in Italia”, alimentando in qualche modo quel mito di “italiani brava gente”, così consolatorio per noi, ma purtroppo spesso smentito dalla storia e dalla cronaca. Non in questo caso, però, poiché la famiglia Delburgo riesce a integrarsi felicemente nella società italiana. Senza perdere la propria memoria e nella consapevolezza che niente è mai garantito per sempre: “Ricordatevi che siamo ebrei e… non esiste generazione che non venga colpita da circostanze e fatti incresciosi. È capitato a vostro padre che è vissuto in Europa, ma è capitato anche a me che sono vissuta in Africa… Quando scoppia un conflitto le autorità portano via tutto quello che possono: casa, auto… prosciugano i conti bancari… ma di una sola cosa non potranno mai impossessarsi né mai toccare: la vostra cultura, quello che avete studiato e quello che gli studi vi avranno insegnato a capire!” rammenta Carolina alla figlia adolescente.

Indirizzi di saluto

Francesca Casamassima

Direttrice Archivio di Stato. Brindisi

Cosimo Pagliara

Delegato della Comunità ebraica di Napoli per Puglia e Basilicata

Interventi

Antonio Mario Caputo

Società di Storia Patria per la Puglia

Carolina Delburgo

Autrice di Come ladri nella notte, (Barletta: Rotas, 2006)

Cristina Bocchialini

Regista Boga Films. Los Angeles

Coordina e introduce i lavori

Giacomo Carito

 

Società di Storia Patria per la Puglia

 

 

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