I notai aprono le porte alla cittadinanza sui contratti di convivenza.

Sabato 30 novembre 2013 tutti i Consigli Notarili Distrettuali aprono le porte alla cittadinanza, contemporaneamente su tutto il territorio nazionale, per fornire approfondimenti sul tema delle convivenze.
 Durante gli incontri i notai illustreranno gli aspetti patrimoniali che i conviventi possono disciplinare, nel rispetto della legge italiana, attraverso i contratti di convivenza (Brindisi, Corso Umberto I, 72 - tel. 0831 528503).

 

Cosa sono? 
Sono accordi – che devono risultare da apposito atto scritto - con cui la coppia definisce le regole della propria convivenza attraverso la regolamentazione dell'assetto patrimoniale della stessa - prima che abbia inizio o durante lo svolgimento del rapporto - ed alcuni limitati aspetti inerenti i rapporti personali (ad es. la designazione dell'amministratore di sostegno). L'accordo può essere impiegato anche per regolamentare le conseguenze patrimoniali della cessazione della convivenza.
Si tratta di un contratto redatto dal notaio a cui le parti si rivolgono per ottenere un prodotto giuridico mirato, cucito addosso alle proprie specifiche esigenze con un taglio pratico, qualora si intenda iniziare una convivenza e sorga l'esigenza di "programmarne" lo svolgimento, ad esempio in fase d'acquisto di un immobile o nell'ambito di una vicenda successoria.

Chi li può fare? 
Tutte le persone che, legate da vincolo affettivo, decidono di vivere insieme stabilmente (c.d. convivenza more uxorio). Non ci si riferisce ad un qualsiasi tipo di rapporto tra due o più persone ma specificatamente alla sola unione di vita stabile tra due persone legate da affetto che decidono di vivere insieme al di fuori del legame matrimoniale o perché è loro preclusa la possibilità di sposarsi (si pensi a due conviventi dello stesso sesso o a persone già unite in matrimonio ma per le quali non sia ancora intervenuta sentenza di scioglimento o di cessazione degli effetti civili del matrimonio) o perché è loro precisa volontà quella di non soggiacere al vincolo matrimoniale.

Cosa possono disciplinare e gli strumenti da usare. 
È possibile disciplinare i diversi aspetti patrimoniali che riguardano: le modalità di partecipazione alle spese comuni, e quindi la definizione degli obblighi di contribuzione reciproca dell'apporto di ciascun partner nelle spese comuni o nell'attività lavorativa domestica ed extradomestica.

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