Oggi si presenta il libro sulla vita di Antonio Somma

"Scugnizzo”, questo il nome di Antonio Somma da partigiano, prigioniero a Salsomaggiore e rinchiuso nel campo di concentramento di Bolzano prima di essere deportato nel campo di sterminio di Mauthausen con il numero di matricola 9437. Le vite di Antonio sono diventate un libro dopo aver portato la sua ricca testimonianza nelle scuole e nelle manifestazioni pubbliche.

Giovedì 28 novembre alle ore 18.00 il racconto di Somma, “La storia di un protagonista del sud”, a cura di Alessandro Rodia, introduzione di Peppino Caldarola Locorotondo edizioni, verrà presentato nell’Auditorium del Castello di Mesagne. 

Sfogliando le pagine dell’autobiografia si ha l’impressione di esser condotti per mano da Antonio Somma stesso che, con la sua voce, traccia la direzione da seguire alla scoperta di cinquanta anni di storia d’Italia. 

Dai racconti di guerra fino al ritorno a Spiano, suo paese natio, con l’abbraccio struggente con i genitori, dal referendum del 2 giugno 1946 fino alle battaglie per il diritto al lavoro in provincia di Brindisi, dall’esperienza del carcere fino al ruolo di padre costituente della regione Puglia nel 1970; un viaggio che è innanzitutto viaggio intimo, introspettivo, personale. 
Dal giorno in cui scelse di aderire alle formazioni partigiane, scelta compiuta l’8 settembre 1943, Antonio Somma, prima come partigiano e poi, dopo la guerra, come dirigente sindacale della Cgil e segretario provinciale del Pci di Brindisi, si è battuto per chi non aveva voce, per chi, privato dei diritti fondamentali, è stato soggiogato dal peso dell’arroganza. Attraverso le sue battaglie di civiltà e di libertà, ha rivendicato, sempre e con forza, la dignità del lavoro e dell’essere umano, contribuendo allo sviluppo della sua terra “adottiva”, la Puglia, palcoscenico principale delle sua attività politica.
Fino agli ultimi istanti della sua vita, Antonio Somma ha fatto della difesa degli ideali di libertà ed uguaglianza il suo vessillo e per farlo ha utilizzato lo strumento di propaganda più forte: la conoscenza. Instancabile studioso, fiero della sua cultura da autodidatta, ha preteso sempre, attraverso le sue parole, i suoi racconti, la sua storia di vita, attraverso la conoscenza, di scardinare i veli dell’indifferenza, onnipresenti e persistenti in ogni società.

Intervengono durante la presentazione il Sindaco della Città di Mesagne Franco Scoditti e l’Assessore alla Cultura Maria De Guido, il giornalista Angelo Sconosciuto, l’on. Michele Graduata e il professore Marcello Strazzeri, docente di Sociologia del Diritto presso l’Università del Salento
Coordina la giornalista Agnese Poci.

COMUNICATO STAMPA AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI MESAGNE

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