Disco d'oro ai BoomDaBash. Intervista di Sara Calvano.
Nei giorni scorsi la Fimi (federazione industria musicale italiana) ha certificato il disco d'oro per il brano "A tre passi da te" dei Boomdabash e Alessandra Amoroso.
È un singolo dell' album Radio Revolution, di cui sono state vendute più di 25.000 copie. Questo traguardo è un sogno che diventa realtà per gli autori del brano, è un successo che rende orgogliosi i Mesagnesi, i Boomdabash hanno ormai raggiunto un livello di notorietà rilevante, ma non dimenticano le loro origini e l'amore per la loro Terra.
I Boomdabash sono uno dei gruppi più innovativi nel panorama della musica italiana, sono riusciti a far collimare elementi soul, drum and bass e hip hop all'interno dei loro brani, richiamando lo stile jamaicano.
"A tre passi da te" è stato pubblicato il 28 luglio 2015, il genere è reggae con influenze pop che da sempre caratterizzano la produzione musicale della band, il testo è un mix di frasi in inglese, italiano e dialetto.
Per comprendere meglio le origini del brano, abbiamo voluto intervistare Angelo:
-Angelo, grazie per la disponibilità innanzitutto, vorrei chiederti di raccontarci com'è nato il testo "A tre passi da te" e successivamente in che modo si è sviluppata la collaborazione con Alessandra Amoroso.
- Prima di tutto, grazie a voi. Il ritornello del pezzo è nato come tanti ritornelli dei Boomdabash, in maniera casuale ed improvvisa. Molto spesso io compongo senza avere nessun beat ad ispirarmi, nessun giro di accordi, semplicemente invento di sana pianta delle melodie alle quali poi adatto un testo. Così è stato anche per "A tre passi da te", volevo scrivere un pezzo che raccontasse la storia di due ragazzi che si innamorano d'estate e si ritrovano a doversi separare una volta finite le vacanze. Ho immaginato che nel momento dei saluti uno dei due usasse le parole del ritornello per rassicurare l'altro. Appena buttato giù il ritornello abbiamo subito percepito che il pezzo potesse essere perfetto per essere cantato in featuring con una voce femminile e il nostro orecchio ci ha suggerito subito di contattare Alessandra che appena ascoltato il brano ha dato la sua disponibilità immediata, cosa non comune quando si lavora con artisti di quel calibro.
-A seguito di questo grande successo, sono già previste altre collaborazioni con Alessandra Amoroso?
- Beh mai dire mai, Alessandra è una gran bella persona, molto umile e disponibile. Se dovesse ripresentarsi l'occasione di ritrovarsi in studio a lavorare insieme ancora una volta sarebbe un piacere ed un onore per noi.
-Come ci si sente ad aver vinto il disco d'oro?
- Il disco d'oro è un riconoscimento molto ambito e importante nel music business. È un pó come vincere una medaglia olimpica per un'atleta, allo stesso modo è un momento importantissimo per la carriera di un'artista. Solitamente sono riconoscimenti che vengono raggiunti da artisti sotto contratto con grosse major musicali, noi lo abbiamo conquistato da indipendenti. Ci abbiamo messo un pó di più rispetto a chi ha la fortuna di avere la spinta delle televisioni e delle grosse radio, ma il nostro ha tutto un altro sapore. Molti mi stanno chiedendo se adesso guadagneremo di più, non rendendosi conto che il profitto non è una questione importante per noi. Quello che veramente conta è aver scritto una piccola pagina di storia, nel nostro piccolo.
- L'album Radio Revolution, contiene altri featuring," il sole ancora" (feat. Bluebeaters) e "il solito Italiano"(feat. J-Ax), com'è stato interfacciarsi con questi artisti?
- Come dico sempre, noi lavoriamo solo con persone delle quali prima di tutto abbiamo stima e rispetto. Umanamente parlando. Sia i Bluebeaters che J-Ax sono artisti dotati di grande umiltà e considerazione del prossimo quindi lavorare con loro è stato molto piacevole e soprattutto estremamente costruttivo. Sono musicisti con moltissimi anni di carriera alle spalle dai quali si puó (e si deve) imparare tanto.
Ringraziando Angelo e i Boomdabash per averci concesso questa breve intervista, ricordiamo che la tappa conclusiva del tour estivo si terrà sabato 1 ottobre presso il Guaranà a Santa Sabina.
Sara Calvano