Per mia madre (Mahmud Darwish, poeta palestinese)
È un grandissimo poeta...morto giovane e per tutta la vita perseguitato
Ho nostalgia del pane di mia madre
e del caffè di mia madre,
mi mancano le carezze di mia madre
e cresce dentro di me l’infanzia
giorno dopo giorno.
E amo la mia vita
perché se morissi
mi vergognerei delle lacrime di mia madre!
Se un giorno tornassi, madre,
prendimi come fascia per l’orlo del tuo abito,
copri le mie ossa d’erba
battezzata dal tuo candido piede,
legami con una ciocca di capelli,
con un filo che pende dal tuo vestito
che così forse divento dio.
Dio diverrei se toccassi il fondo del tuo cuore.
Se tornassi mettimi
come esca per il tuo fuoco,
come una corda da bucato sul tetto della tua casa
perché non posso più stare in piedi
senza le tue preghiere.
Sono invecchiato, madre, restituiscimi le stelle dell’infanzia
ch’io possa condividere
coi giovani uccelli
il cammino del ritorno
verso il nido della tua attesa!
(traduzione di Saleh Zaghloul)