Doppio appuntamento per la Compagnia Nuovo Teatro con “Contadino scarpe doppie e cervello fino”
Doppio appuntamento a Mesagne con la compagnia “Nuovo Teatro” di Cosimo Guarini che porterà in scena un nuovo lavoro “Contadino scarpe doppie e cervello fino” di Gaetano Di Maio.
Il primo appuntamento al teatro Comunale è in programma per Giovedì 26 gennaio, sipario alle ore 20.00 L’iniziativa rientra nella rassegna teatrale organizzata dall’Amministrazione Comunale: “Tutti i giovedì salvo eccezione”. La commedia sarà riproposta il 9 febbraio sempre al Teatro Comunale di Mesagne con inizio alle ore 20.00.
La commedia “Contadino scarpe doppie cervello fino” è tratta da “Scarpe doppie cervello fine” scritta da Gaetano Di Maio per la grande Luisa Conte. Viene messo in risalto l’aspetto grottesco di un mondo semplice, contadino, dove non esistono intermedie grandezze: un mondo e un modo di fare forse superato al mondo d’oggi.
La scenografia illustra proprio tale aspetto: una classica aia di accesso ad un fabbricato rurale dove si accede tramite un classico cancello con tanto di muretto caratteristico a delineare un’area di cortile interno. In sintesi: Vincenzo, colonnello dell’esercito in pensione, esibisce l’ammessa nobiltà del figlio Gabriele nato, come vuol far credere, dal matrimonio con una baronessa passata a miglior vita: è il protagonista di un mondo fatto di cose di cui bisogna tacere.
Bugie, equivoci, situazioni sorprendenti sono le componenti di questa esilarante messinscena che vede al centro dell’azione la cameriera Angelarosa Schiavone che cela in lei un terribile segreto che è anche un profondo atto d’amore filiale. Per questo amore ha sostenuto anni di duro lavoro domestico rinunciando ad un naturale trasporto emotivo e ad un semplice abbraccio.
La trama, comunque, muove da Gabriele, il figlio del colonnello Vincenzo, che seduce la contadina Graziella, rimasta incinta. Il padre, pur di farlo sposare con la fidanzata di città, combina un matrimonio riparatore che gli costerà una ricca dote, con Delfino Carusiello soprannominato, con un nome poco nobile: “Il porco”.
Si creano, così, equivoci e scene esilaranti sempre accompagnate, però, da emozioni e sentimenti.