Isbem: quattro ragionamenti contro il razzismo.
Monastero del 3° Millennio, Auditorium dell’ex Convento dei Cappuccini
Mesagne, Giovedì 22 giugno 2017, ore 16.30 – 19.30
Premessa: in Europa avanzano non pochi movimenti xenofobi e nella nostra stessa Italia si registrano crescenti episodi di razzismo di cui è necessario parlare, essendo il fenomeno presente in molte regioni, ancorché con varia intensità e frequenza.
Evento: Il Monastero del 3° Millennio (https://www.youtube.com/watch?v=1jORvkKeXMI), sede mesagnese dell’ISBEM (Istituto Scientifico Biomedico Euro Mediterraneo) è un crocevia di idee, speranze e progetti, fra cui il Master LASEV (Laboratorio Antropologia Sociale e Visuale) che nel pomeriggio del 22 p.v., ospiterà il Prof. Marco Aime*, luminare della Antropologia Culturale dell’Università di Genova. Egli ha pubblicato e curato (2016) con Einaudi di Torino il libro “Contro il Razzismo. Quattro ragionamenti”.
Contenuti del seminario di Mesagne: Marco Aime illustrerà i ragionamenti riportati nel libro da quattro studiosi che, grazie alle loro diverse competenze, confutano le principali espressioni del razzismo, siano esse scientifiche, linguistiche, culturali o istituzionali.
In quattro capitoli, vengono esplicitati i concetti di identità e di differenza, per aiutarci a comprendere i diritti dello straniero in Italia e per metterci nelle condizioni di misurare la profondità delle nostre convinzioni sulle differenze biologiche e culturali. In sintesi:
- Guido Barbujani sceglie la prospettiva della genetica per decostruire le presunte basi scientifiche del razzismo.
- Marco Aime usa l’approccio antropologico per farci comprendere come certe forme di razzismo assumono nuove declinazioni di carattere culturale;
- Federico Faloppa analizza il fenomeno dal punto di vista linguistico, illustrando gli elementi discriminatori che mettiamo in atto, spesso inconsciamente, quando usiamo “parole quotidiane” in un certo modo piuttosto che in un altro;
- Clelia Bartoli, infine, descrive il fenomeno del razzismo dal punto di vista socio-giuridico, dimostrando come le sue insidie si celino, purtroppo, anche nelle istituzioni concepite e create per essere «istituzioni democratiche».
Il programma: Dopo il saluto di Benvenuto del Prof. Alessandro Distante (Presidente e Direttore Scientifico dell’ISBEM), interverranno nell’incontro il Prof. Vitantonio Gioia (Ordinario di Storia del Pensiero Economico, Dipartimento di Storia, Società e Studi sull’Uomo, Università del Salento), il Prof. Aldo Guglielmi (Dirigente Scolastico dell’IISS “E. Ferdinando”), la Prof.ssa Maria Oliva (Dirigente Scolastico del Liceo delle scienze umane e liceo linguistico “E. Palumbo”), il Prof. Salvatore Lezzi (Docente di Religione, IISS “E. Ferdinando”), il Prof. Carlo Ciracì (Docente di Filosofia e Scienze Umane, Liceo delle scienze umane e liceo linguistico “E. Palumbo”), nonché lo stesso Prof. Vito Antonio Aresta (Docente coordinatore del LASEV, Laboratorio di Antropologia Sociale e Visuale).
Il valore aggiunto: a corollario del seminario del Prof. Marco Aime, ci sarà una sequenza di interventi, brevi e focalizzati, predisposti dagli studenti che hanno frequentato in modo assiduo il Master LASEV 2017 di Mesagne: Alessia Argentieri, Francesco Brunetti, Luana Candita, Stefania Chirico, Dalila Cinefra, Maristella Gioffredi, Giorgia Gioia, Giulia Lupo, Sara Padula, Teresa Sternativo, Virginia Tamburrano, Clarissa Zaccaria.
La strategia: il seminario chiude il percorso del Master LASEV 2017, ideato e realizzato dal prof. Antonio Aresta che lo ha condotto a Mesagne nel Monastero del 3° Millennio dell’ISBEM, in virtù dell’Accordo di Rete tra il Dipartimento di Storia, Società e Studi sull’Uomo dell’Università del Salento, il Liceo E. Palumbo, l’IISS E. Ferdinando, e l’ISBEM che lo promuove poiché tale Master, rafforzando varie strategie internazionali, metter al centro la persona e la necessità di coesione sociale nel Mezzogiorno.
Il futuro: Svoltosi nel primo semestre 2017, il Master, ha avuto grande efficacia tanto che è stato riprogrammato nel 2018, per consolidare la tradizione avviata già nel 2011.
Marco Aime insegna Antropologia culturale all’Università di Genova ed ha condotto attività scientifica sulle Alpi e in Africa Occidentale (Benin, Burkina Faso, Mali).
Oltre a numerosi articoli scientifici, ha pubblicato favole per ragazzi, saggi e testi di narrativa, tra cui:
Le radici nella sabbia (EDT, 1999 e 2013);
La macchia della razza (elèuthera, 2012);
Il primo libro di antropologia (2008);
L’altro e l’altrove (con D. Papotti, 2012)
Verdi tribù del Nord (Laterza, 2012);
African graffiti (Stampalternativa, 2012);
Gli specchi di Gulliver (2006);
Timbuctu (2008);
Il diverso come icona del male (con E. Severino, 2009);
Gli uccelli della solitudine (2010); Cultura (2013)
I piccoli viaggi di Beppe Gulliver (Emi, 2014);
All’Avogadro si cominciava a ottobre (Agenzia X, 2014);
Etnografia del quotidiano (elèuthera, 2014).
La fatica di diventare grandi. La scomparsa dei riti di passaggio (Einaudi, 2014);
Je so' pazzo. Pop e dialetto nella canzone d'autore italiana da Jannacci a Pino Daniele (con E. Visconti EDT, 2014);
Tra i castagni dell'Appennino. Conversazione con Francesco Guccini (2014);
Senza sponda (2015);
Contro il razzismo. Quattro ragionamenti (con G. Barbujani, C. Bartoli, F. Faloppa Einaudi 2016);
Fuori dal tunnel. Viaggio antropologico in valle di Susa (Meltemi 2016).