Le Giornate FAI d'Autunno al Castello Dentice di Frasso di Carovigno.
Sabato 13 e domenica 14 ottobre tornano le Giornate FAI d’Autunno con un menù ancora più ricco di luoghi inaccessibili, poco noti o scarsamente valorizzati in giro per l’Italia.
Visitabili, come nel caso delle gemelle e celebri Giornate di Primavera, grazie ad aperture straordinarie o percorsi organizzati ad hoc. Una fine settimana per fermarsi almeno qualche ora sulle bellezze nascoste del Paese, che troppo spesso diamo per scontate o neanche conosciamo, con un cartellone colossale che toccherà 250 città italiane per un totale di 660 luoghi coinvolti in tutte le regioni.
Imponente lo spiegamento di forze dei Gruppi Fai Giovani. Sono infatti ben 3.800 i volontari che accompagneranno i visitatori alla scoperta delle gemme dimenticate delle città, con 150 itinerari a tema da percorrere liberamente o, appunto, scortati dagli esperti. I Gruppi Fai Giovani sono nati sette anni fa e sono ormai 88, quanti i Gruppi Fai sparsi per il Paese. Ad affiancarli, nell’accogliere e guidare turisti e curiosi, ci saranno 5mila Apprendisti Ciceroni, studenti di ogni ordine e grado che hanno scelto con i loro docenti di partecipare nell’anno scolastico a un progetto formativo di cittadinanza attiva, un’iniziativa lanciata dal Fondo nel 1996. La cornice più generale della due giorni è la campagna di raccolta fondi “Ricordati di salvare l’Italia”, in corso fino al 31 ottobre. Come sempre c’è di tutto. Le proposte del Fai rispecchiano infatti il caleidoscopio culturale e naturalistico italiano, città e provincia, metropoli e campagna, paesaggio e architettura: dai palazzi (Ca’ Dolfin a Venezia, Palazzo Marino a Milano) alle chiese passando per aree archeologiche, giardini, architetture industriali, carceri (come il Sant’Agostino di Savona, chiuso due anni fa), botteghe e fari (fra cui il Fanale di Livorno, uno dei più antichi fari d’Italia realizzato tra il 1303 e il 1305 all’epoca della Repubblica marinara di Pisa nel piccolo abitato medievale di Livorno). Ma anche interi quartieri e borghi da riscoprire.
Insomma, ce n’è davvero per tutti i gusti e le passioni culturali. Non bastasse, molti percorsi avranno come filo conduttore il tema dell’acqua, in accordo con la campagna #salvalacqua promossa dal Fai per la sensibilizzazione su un uso accorto della preziosa (e sempre più scarsa) risorsa. Non a caso nel programma spiccano numerosi mulini, dighe, cisterne (compresi i grandi serbatoi dell’Acea accanto a Porta Maggiore e, di fronte, una grande cisterna romana che faceva parte di un articolato complesso termale restaurato all’inizio del IV sec. d.C per volere dell’Imperatrice Elena, la madre di Costantino), acquedotti e depuratori.
L’accesso ai luoghi aperti per le Giornate Fai d’Autunno è legato al versamento di un contributo libero “preferibilmente fra i 2 e i 5 euro”, fanno sapere dal Fondo. Per gli iscritti Fai e per chi si assocerà durante l’evento – a questi ultimi sarà destinata la quota agevolata di 29 euro anziché 39 – saranno dedicate visite esclusive, accessi prioritari ed eventi speciali. La quota agevolata varrà anche per chi si iscriverà tramite il sito nel corso di ottobre. L’evento si svolge fra l’altro in collaborazione con la Commissione Europea, nell’ambito delle attività dedicate all’anno europeo del patrimonio culturale. Alcuni dei luoghi restituiti ai cittadini sabato 13 e domenica 14 ottobre sono stati, infatti, recuperati e valorizzati grazie a finanziamenti di Bruxelles. Fra i molti sponsor anche Gedi Gruppo Editoriale, da sempre con il Fai per la promozione dei suoi eventi più importanti.
In Puglia si potranno visitare i seguenti siti:
Provincia di Bari- Museo Etnografico nel complesso conventuale dei frati minori a Bari; Teatro Margherita a Bari; Chiesetta di Santa Maria degli Angeli a Gravina di Puglia; Fontana Madonna della Stella Gravina di Puglia; L’Immacolata, fontana del villaggio Molfetta; Lama Belvedere Monopoli; “Il Pozzo dei Mori” e Palazzo Saraceno a Giovinazzo; Il Pozzo e la cisterna del Casino Messere a Giovinazzo –Santo Spirito; Villa Fenicia fra arte, natura e storia a Ruvo di Puglia;
Provincia di Brindisi – Castello Dentice di Frasso a Carovigno;
Provincia di Foggia - Lo Moleno d’acqua e stazione di posta a Bovino; Diga di Occhito a Carlantino;
Provincia di Lecce - Abazia di Santa Maria a Cerrate Squinzano-Casalabate; Castello Carlo V- Tra le parole di Re Lear Lecce; Castello Carlo V – Con la testa per aria – Lecce;
Provincia di Taranto -Cappella della Medaglia Miracolosa Taranto; Istituto Talassografico Taranto.