Fernando Orsini a proposito del libro di Gentiloni

Ho letto il libro di Paolo Gentiloni, appena pubblicato da Rizzoli che, ho appreso, sarà presentato venerdì prossimo a Brindisi.

 

È un libro che non contiene aneddoti sensazionali, non svela segreti e retroscena ma, come nello stile dell’autore, è un lavoro serio, ben ricco di dati, con un’approfondita disamina degli scenari nazionali ed internazionali, in particolare il ruolo del nostro Paese nello scacchiere europeo ed internazionale, i primi passi del governo Conte con il suo “populismo nazionalista” che - sostiene Gentiloni - mette non poca paura.

Diverse pagine sono dedicate all’economia, alle politiche di promozione della crescita e del lavoro, suffragate dai dati macroeconomici registrati durante il suo governo, i 526 giorni trascorsi a Palazzo Chigi.

Non manca poi - come è doveroso per un libro non solo “autobiografico” - una rigorosa riflessione ed autocritica sullo stato del Pd e dell’intera sinistra italiana, le prospettive future.

E guardando non solo all’oggi, l’ex premier senza alcuna titubanza, scrive (p.126): “...mentre è fuor di dubbio che i governi possano arrecare danni o addirittura provocare disastri all’economia, non è dimostrato che possano fare miracoli. Possono prometterli, ma farli è un’altra storia. E se li prometti senza farli, arrivano i guai”.

Da quel che stiamo sperimentando ogni giorno, come dargli torto?

(Fonte Facebook)

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