Dopo il 26 maggio 2019 si riaprirà la Pinacoteca Comunale dopo 11 anni di indecorosa chiusura?
Negli ambienti di Palazzo “Antonucci”, al civico n. 6 di via Martiri della Libertà, veniva inaugurata il 1° dicembre 2001 la Pinacoteca Comunale di Mesagne,
destinata a contenere il patrimonio delle arti visive della città. Si giungeva così alla realizzazione di un lodevole progetto portato avanti con determinazione dall’Amministrazione Comunale con sindaco il dott. Damiano Franco e assessore alla cultura l’avv. Stefania Zuffianò. Il corpus principale del suo patrimonio era costituito in particolare dalle collezioni dei Maestri mesagnesi Giovanni Avasto e Cesare Marino, i quali in vita ebbero la generosità di donare un consistente numero di opere proprio nella prospettiva e nell’auspicio che a Mesagne si istituisse una Pinacoteca. In particolare il prof. Giovanni Avasto, oltre a donare all’Amministrazione Comunale di Mesagne 51 suoi dipinti, tra i più rappresentativi della sua opera pittorica, costituì, con rogiti notarili del notaio Roberto Nicoletta registrati in data 25 gennaio 1991 , la fondazione “Giovanni Avasto” e la fondazione “Ildegarda Avasto Natale” (sua moglie) dotandole di un cospicuo patrimonio in denaro dalla cui rendita dovevano essere assegnate due borse di studio di £ 4.000.000 ciascuna a favore di un cittadino mesagnese, meritevole, bisognoso e desideroso soprattutto di frequentare il liceo artistico e in seguito l’Accademia di Belle Arti. La sede delle fondazioni venne fissata presso il Palazzo Municipale di via Roma e la sua amministrazione affidata al sindaco pro-tempore e alla sua Giunta.
La gestione della Pinacoteca, con una idonea convenzione stipulata con l’Amministrazione Comunale, veniva assegnata a titolo non oneroso all’Associazione Culturale “Eterogenea” di Mesagne, costituita per rogito notarile della dott.ssa Lavinia Vacca il 9 febbraio 1996, che, peraltro aveva avuto la gestione di una sala espositiva comunale in via Eugenio Santacesaria n.4 per gli anni 1998/2001; di anno in anno la convenzione per la gestione della Pinacoteca è stata rinnovata, dopo la presentazione della relativa relazione annuale, sino al 2007.
Nel corso di questi sei anni, numerose sono state le donazioni, soprattutto di artisti provenienti da tutto il territorio pugliese; intensa anche la programmazione di eventi con mostre personali e collettive, presentazione di libri, conferenze, visite guidate per le scuole, estemporanee notturne ecc..
Purtroppo dal 2008 questa splendida realtà culturale di Mesagne “Città d’Arte”, ha chiuso ingloriosamente i battenti eludendo inspiegabilmente gli obiettivi per i quali è stata istituita. Partendo dal presupposto che la realizzazione di una città è imprescindibile dalla realizzazione dei cittadini, la cultura va sicuramente considerata una priorità sulla quale investire, poiché l’investimento su di essa dovrebbe essere pensato come investimento sulla propria identità. Gli spazi culturali sono carichi di valori, soprattutto educativi per la formazione degli individui. Una Pinacoteca costituisce certamente un pezzo dell’identità di una città e può caratterizzarsi come un punto di riferimento per soddisfare bisogni di socialità, aggregazione, solidarietà. Una Pinacoteca a Mesagne potrebbe diventare, a prescindere dal luogo fisico in cui è collocata e dal particolare valore del patrimonio in essa contenuto, un vero e proprio laboratorio, una fucina di idee e progetti, un corpo vivente in cui possono confluire i fermenti e le vivacità della cooperazione, rompendo la rappresentazione dominante di mero spazio di conservazione e classificazione per diventare cuore pulsante soprattutto per i giovani che chiedono cultura e per coloro che la propongono.
La Pinacoteca potrebbe essere una struttura attiva, partecipante, socialmente spalancata, persino contestativa, preventiva nel coinvolgimento dei minori contro la violenza e il degrado che distruggono l’identità individuale delle fasce più deboli e a rischio della popolazione del territorio.
Durante l’Amministrazione Straordinaria di Mesagne da parte del Commissario Prefettizio dott.ssa Erminia Cicoria, è stato indetto l’Avviso Pubblico del 14 marzo 2008 per “l’affidamento in gestione degli spazi espositivi denominati Pinacoteca Comunale”. L’Associazione “Eterogenea” è risultata, come unico soggetto partecipante all’Avviso Pubblico, vincitore del medesimo è stata quindi convocata dall’assessore alla cultura della nuova Amministrazione comunale e dal dirigente dell’ufficio cultura per la stipula della convenzione. Alla lettura della bozza di convenzione che prevedeva la contrazione di una polizza assicurativa a copertura di rischi vari e delle spese di registrazione della convenzione medesima a carico dell’associazione, ritenendo tali obblighi non conciliabili con lo status giuridico dell’Associazione culturale e di puro volontariato e considerando l’impegno richiesto dall’Amministrazione nel suo complesso per la gestione delle attività, non potendo dare corso, peraltro, al progetto allegato alla partecipazione come previsto dall’Avviso pubblico, avendo avuto comunicazione della mancanza di coperture finanziarie da parte dell’Amministrazione Comunale, l’Associazione ha rinunciato all’incarico (23 luglio 2008), non ritenendo dignitoso limitarsi ad espletare il semplice servizio di pulizia e custodia accollandosi anche le spese di cui sopra. L’Associazione “Eterogenea” in quella occasione ha formulato l’auspicio che l’Amministrazione Comunale indicesse un nuovo Avviso Pubblico che andasse incontro con più lungimiranza alle esigenze delle Associazioni di volontariato.
Il 1° dicembre 2016 l’Amministrazione Comunale, a mezzo dell’assessore alla cultura avv. Marco Calò ha chiesto all’Associazione “Eterogenea” la disponibilità a collaborare a titolo non oneroso all’allestimento espositivo della collezione del prof. Giovanni Avasto presso il primo piano del Palazzo Municipale. Dichiarando la propria disponibilità, “Eterogenea” ha assunto la curatela della mostra dei 51 dipinti che è stata inaugurata formalmente il 5 gennaio 2017 alla presenza anche dei familiari del prof. Avasto. La possibilità di rendere fruibile la collezione è stata lodevole ma la sua collocazione ha avuto un limite non del tutto trascurabile : il Comune è aperto solo nelle mattine dal lunedì al venerdì e il pomeriggio del giovedì.
Il 7 aprile 2017 l’Associazione “Eterogenea” ha sottoposto all’attenzione dell’Amministrazione Comunale il progetto “Stagioni d’Autore, Stagioni nel Cuore” che è stato approvato dalla Giunta del Sindaco dott. Pompeo Molfetta con entusiasmo e sincera condivisione. Proprio per valorizzare e rendere fruibile, sia pure temporaneamente, il patrimonio comunale di arti visive si è iniziato con la mostra dedicata alla collezione del prof. Cesare Marino dall’8 al 30 luglio 2017 nelle sale espositive del Castello Normanno-Svevo. Si è completata l’operazione di valorizzazione della collezione comunale che giace da anni nei locali inumiditi della Pinacoteca Comunale di via Martiri della Libertà ormai chiusa da 12 anni, con la mostra della collezione del prof. Egidio Ribezzi e degli altri autori contemporanei che completano la dotazione della Pinacoteca, dal 5 al 27 agosto 2017, sempre nelle sale espositive del Castello Normanno-Svevo. Attraverso questa ricognizione, l’Associazione “Eterogenea” ha completato la sua opera a favore dell’Amministrazione Comunale, consegnando formalmente il 31 maggio 2017 un inventario aggiornato del patrimonio costituito da 113 opere dettagliando anche il loro stato di conservazione e consigliando anche per il futuro,una necessaria catalogazione.
Ad eccezione delle opere di Avasto, tutte le altre opere sono ritornate ad occupare tristemente uno dei locali di Palazzo Antonucci in balia del suo sconcertante abbandono.
L’elemento che più di ogni altro disturba l’animo, è quello di trovarsi nella mortificante situazione di dover dare delle risposte ai generosi artisti che con entusiasmo hanno donato una loro opera ad una istituzione comunale, di vedere deperire i loro lavori, indipendentemente dal loro valore intrinseco, ma soprattutto nel non aver avuto il giusto rispetto per il dono che hanno voluto riservare alla comunità mesagnese.
Siamo alla vigilia di un importante appuntamento elettorale: si rivolge questa sintetica storia, forse piccola rispetto ai tanti più sostanziali problemi che Mesagne dovrà risolvere, all’attenzione dei 5 candidati sindaci, ai 312 candidati consiglieri, molti dei quali non hanno avuto l’opportunità di conoscere la Pinacoteca Comunale di Mesagne o non ne conoscono la genesi e la narrazione degli eventi che hanno determinato la sua perdurante chiusura.
Foto 1 : L'attuale stato della Pinacoteca Comunale chiusa.
Foto 2: Serata inaugurale della Pinacoteca Comunale del 1° dicembre 2001.