Chi fuma l’America? … e i politici della Regione Puglia! (Quartarieddu)

Si è tenuta pochi giorni fa una conferenza stampa nell’aula consiliare della città di Mesagne,

per presentare una petizione popolare per l’Ospedale San Camillo De Lellis che i giornali riportano illustrata dal dr. Gianfranco Ignone, apprezzato cardiologo del Perrino unitamente ad un gruppo di medici, infermieri inseriti dal punto di vista operativo nella sanità brindisina.

L’iniziativa è stata apprezzata da più parti, quasi si volesse dimenticare quel che si è verificato in questi ultimi cinque anni nella sanità in Italia, ma in modo particolare in Puglia e nella provincia di Brindisi in particolare. Tre ospedali chiusi, secondo Emiliano riconvertiti, servizi di cui lasciamo agli utenti esprimere il grado di efficienza, un ospedale che dovrebbe essere di Eccellenza, il Perrino congestionato al punto tale che la gente teme il ricovero più del Coronavirus.

La pandemia pare che abbia scoperto qualche nervo e 400 mila brindisini scoprono che per la questione rianimazione erano disponibili solo sedici postazioni, insufficienti anche per le esigenze quotidiane da destinare a malattie che prevedono i posti in rianimazione (infarti ecc…).

E ad aggravare la situazione la caccia vera e propria ai medici di base controllati in particolare per quanto attiene la prescrizione farmaceutica, e le nuove norme sulla questione della appropriazione dei medicinali da prescrivere.

Ad un tratto la paura per il Covid19 ha messo in moto la macchina per provvedere a ristrutturare in termini diversi la sanità. Qualcuno ha subodorato che arriveranno i soldi a fondo perduto dall’Europa e che ci sarà la possibilità di gestire nuove opportunità.

Tutto questo alla vigilia delle elezioni regionali per le quali i responsabili di quanto accaduto in questi ultimi anni, hanno voglia di riproporsi per gestire il prossimo quinquennio ed in particolare la sanità!

Ed allora chi fuma l’America?

Era l’esclamazione che sostituiva per i contrabbandieri “Sigarette, sigarette americane. Tutto a 250 lire: Cester (Cesterfield) Lachi (Lucky strike), Palle a mano (Pall Mall)".

Il contrabbando di sigarette è stata una attività florida per tutto il decennio degli anni settanta, attività del sommerso che, oltre a Genova, Napoli e Venezia, punto di sbarco di grossi quantitativi di tabacco lavorato, coinvolse anche Brindisi dove le navi emporio di tabacco lavorato stazionavano nelle acque extraterritoriali.

A Mesagne distributore particolare era Mingucciu lu zinguru con la sua voce flebile e roca, ma in molti ricordano anche Nicola (lu barlittano) dopo il ritorno del suo infausto soggiorno in Germania.

Negli anni ’80 in America i manager delle multinazionali del tabacco impressero una pubblicità massiccia in tutti gli Stati Uniti ed in Europa, al punto tale che gli spazi pubblicitari erano occupati quasi esclusivamente da propaganda per il tabacco. Ma ci fu una violenta reazione per questo stato di cose: i morti per cancro polmonare aumentarono a dismisura e sollecitarono le associazioni dei consumatori a contrastare la vendita del tabacco intentando procedimenti giudiziari con richiesta danni alle ditte produttrici di tabacco lavorato, con effetti anche soddisfacenti. Pochi anni e le vendite di sigarette cominciarono a diminuire paurosamente mentre contestualmente cominciarono ad essere emanate le prime norme di contenimento di consumo di tabacco.

I consigli di Amministrazione delle ditte di tabacco, in concitate riunioni, addossarono la responsabilità ai manager i quali avevano invaso di pubblicità continenti interi e cercarono di trovare rimedi per compensare le perdite.

E fu così che un manager, dicono (ma non ci sono riscontri), delle Pall Mall suggerì di costruire fabbriche di caramelle espettoranti; così si riproponeva una equazione del tutto particolare, ossia prima si procurava il danno con tosse, cattiva respirazione, nelle condizioni migliori, e poi ti si offriva la possibilità, con caramelle, di lenire i guasti procurati.

Questa storia non si sa come effettivamente sia stata posta in essere, né si ha certezza sul prosieguo, ma sul mercato apparvero caramelle all’eucaliptolo forte con sospetti che le multinazionali del tabacco avessero investito parti di capitali in aziende del settore dolciario.

Di certo, comunque, si vociferò che i manager che avevano creato tutto il pasticcio furono licenziati e le ditte del tabacco rivolsero le loro attenzioni verso altri continenti, Africa ed Australia in particolare.

Qualcuno s chiede a questo punto quale è il rapporto tra Chi fuma l’America e i politici della Regione Puglia?

Le multinazionali licenziarono coloro che erano ritenuti responsabili di un modus operandi che aveva riempito le casse di denaro ma che poi avevano portato il tutto a condizioni disastrose.

Forse sarà il caso di pensarci sopra perché siamo alla vigilia di elezioni per il nuovo consiglio regionale e forse qualcuno, responsabile di quanto avvenuto nella sanità pugliese, dove il Covid19 ha fatto scoprire la effettiva nostra realtà, dovrebbe essere messo da parte così come avvenne ai manager delle multinazionali del tabacco.

Non siamo in un consiglio di Amministrazione per decidere, ma di certo il voto elettorale potrà decretare chi dovrà gestire le sorti della sanità pugliese e della provincia di Brindisi nel prossimo quinquennio. E l’appello non viene fatto alle forze politiche organizzate, ma a tutti coloro che hanno pagato sulla loro pelle l’esperienza di essere passati dagli ospedali ed in particolare dall'ospedale Antonio Perrino di Brindisi. A coloro che per tale esperienza hanno deciso di non recarsi a votare, l’invito più pressante è quello di ritornare al voto e sarebbe un sogno raggiungere le percentuali della prima Repubblica.

Solo così potremo pensionare i responsabili di quanto accaduto e di coloro che non sono stati in grado di completare l’organico che prevedeva, in termini di posti letto, il Piano di Riordino Ospedaliero nella Provincia di Brindisi.

E per far questo sarà sufficiente ricordare a coloro che ci chiederanno il voto senza specificare che è possibile un voto disgiunto per il Presidente, quanto sopra raccontato e alla fine esclamare semplicemente:

“Chi fuma l’America?”

Quartarieddu

9 giugno 2020

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