Impianti termici e loro controllo. Una nota dell'Adoc.
Con l’entrata in vigore dal 12 Luglio 2013 del DPR 74/2013, che abroga parzialmente il Dpr 412/1993, si introducono nuove norme nell’ambito del controllo degli impianti termici. Dalle modalità di verifica e manutenzione degli impianti per la climatizzazione invernale ed estiva degli edifici e per la produzione di acqua calda sino all’introduzione di nuovi strumenti di certificazione sono diverse le novità con cui i consumatori avranno a che fare per il prossimo futuro. Le nuove norme puntano a consolidare interventi finalizzati al risparmio energetico, attraverso una maggiore efficienza ed un corretto utilizzo degli impianti, ad una maggiore sicurezza mediante nuove regole e controlli oltre ad una puntuale manutenzione.
Il regolamento in vigore non pone l’attenzione solo sugli impianti in dotazione ma estende i controlli e l’attenzione sull’intero “involucro” costituito dall’abitazione. Spetterà a tecnici abilitati il rilascio del certificato energetico valido ai fini della costituzione del “catasto” degli impianti termici consentendo, quindi, alle amministrazioni competenti di focalizzare l’azione di controllo ai soli impianti risultati fuori norma o non certificati. Per le caldaie alimentate a gas la revisione, cosa ben distinta dalla manutenzione, passa a quattro anni. Il distinguo è d’obbligo vista la confusione fatta in questi mesi sulla tempistica dei controlli. E’ bene ribadirlo una corretta manutenzione la cui frequenza è dettata dal produttore dell’impianto o dall’installatore non è solo un adempimento ma un interesse del conduttore per ottenere maggiore sicurezza, risparmio e responsabilità verso l’ambiente. Chiarimenti sono stati introdotti anche per quanto riguarda gli impianti scaldaacqua. Queste alcune delle novità introdotte che saranno oggetto auspichiamo quanto prima di un confronto con le amministrazioni ognuno per le proprie competenze. Per quanto sopra urge un incontro con l’amministrazione del comune capoluogo in considerazione delle forti criticità registrate nella campagna di autocertificazione in corso ed ormai prossima alla scadenza fissata il 31 dicembre. Dei 24.000 impianti censiti ad oggi solo 9.503 hanno adempito agli obblighi di legge ( dato relativo alla documentazione presentata in Energeko dagli installatori o direttamente dai cittadini). Di contro sono 12.630 i bollini venduti, dalla partecipata del Comune, il che lascia presagire che nella migliore delle ipotesi, visti i dati odierni, sono 11370 gli impianti non ancora controllati con evidenti problemi sul fronte della sicurezza dei cittadini dei consumi e dell’impatto ambientale. Altro rischio che intravediamo è che migliaia di cittadini possano incorrere nelle visite di controllo di Energeko a far data dal 1 Gennaio 2014 con costi a carico dei cittadini pari a 110 euro, cosa di non poco conto in un periodo di forte crisi per i bilanci famigliari ed in particolar modo per disoccupati e pensionati al minimo. Un dato che difficilmente sarà recuperato vista l’imminente scadenza della campagna ma soprattutto vista l’assenza di iniziative, più volte sollecitate dalla scrivente per sensibilizzare l’utenza sull’importanza degli adempimenti per le ragioni sopra descritte. L’ADOC di Brindisi per le motivazioni sopra espresse chiede una convocazione urgente del comitato sottoscrittore del protocollo “Caldosano” ed annuncia sin da adesso che il mancato intervento dell’amministrazione comunale comporterà necessariamente la programmazione di una proroga dei termini in considerazione del numero considerevole di impianti da sottoporre a controllo, i tempi ristretti per espletarli ma anche e soprattutto viste le scadenze previste per Dicembre a carico delle famiglie COMUNICATO STAMPA ADOC