Vucumprà 100% legali: iReNeri che combattono la contraffazione

Ammettetelo. Quanti di voi nel vedere i vucumprà in spiaggia hanno pensato almeno una volta “speriamo che mi lasci in pace”

o passeggiando per affollatissime vie piene di gente e bancarelle hanno esclamato “eccola, la mia pochette griffata a due soldi”; quanti?! Tanti.

E quanti, invece, si son chiesti cosa ci sia dietro tutto questo. Siate onesti. Pochi.

Che poi, contraffatta o no la merce, quasi sempre imitata grossolanamente, si finisce per comprarla per compassione, per sfinimento, per l’efficace petulanza o per puro spirito umanitario. Per assurdo. Certo, sì, per assurdo. Perché i dati che si nascondono sotto la punta di quest’iceberg sono sconcertanti quanto allarmanti. La distribuzione illegale è affidata da organizzazioni criminali agli extracomunitari che rischiano l’espulsione con revoca del permesso di soggiorno oltre che 8 anni per ricettazione e fino a 4 anni per introduzione e vendita di marchio contraffatto.

Non solo. I prodotti non omologati mettono in pericolo la salute e la sicurezza di tutti e la produzione di oggetti contraffatti sfrutta il lavoro, compreso quello minorile. Di che spirito umanitario parliamo!? Da un punto di vista economico, poi, la prospettiva non migliora: ammonta a svariati milioni di euro il valore della merce sequestrata, 2 milioni di euro le entrate fiscali sottratte allo stato e 100 mila i posti di lavoro bruciati.

iReNeri, è un’idea che nasce dalla testa e dal cuore di Salvatore Centonze, avvocato del Foro di Lecce, che in tanti anni di professione ha potuto toccare con mano tutto il marcio che c’è dietro al fenomeno della contraffazione. Ed è per questo che ha voluto proporre una scelta alternativa, una scelta bella, sostenibile, legale, 100% originale.

Nasce una linea di accessori per combattere la contraffazione e la concorrenza sleale ai negozianti e trasformare i migranti che vendono illegalmente in lavoratori legali.

Alcuni degli accessori sono cuciti dalle donne detenute ​grazie ad una collaborazione fortemente voluta con Made in Carcere, mentre una parte dei proventi sarà destinata alla realizzazione di progetti di inclusione sociale ed educazione alla legalità.

Il catalogo del nuovo brand iReNeri propone tante alternative per tutti i gusti e per tutte le tasche: i sono portachiavi di vario genere, segnalibri, bracciali, portamonete e porta occhiali, cinture, borse e poschette da uomo e da donna, da lavoro e per il tempo libero, realizzati con pelle e seta da riuso, secondo i più elevati standard di qualità e sicurezza e interamente prodotti in Italia.

Che aspettate? Insieme si può. Aprite gli occhi, cercate iReNeri nei negozi e, soprattutto correte in giro alla ricerca dei Vucumprà…a noma di legge.

#IReNeri #zerocontraffazione

www.ireneri.it

Erika Giordano

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