Redditi e curricula sul sito del Comune (di Giuseppe Florio).
E' dello scorso 10 ottobre la sollecitazione mossa dal segretario generale del Comune di Mesagne Mauro Tamburrano al sindaco, agli assessori comunali ed ai consiglieri comunali, avente per oggetto la trasparenza della situazione patrimoniale dei titolari di incarichi politici. In soldoni: l'adempimento all'obbligo previsto dalla legge per i titolari di incarichi politici ed elettivi di rendere pubblici i propri curriculum vitae, le dichiarazioni dei redditi e le situazioni patrimoniali. Entro il prossimo 31 ottobre i destinatari della missiva dovranno comunicare i documenti richiesti all'ufficio Servizio Affari Generali ed Istituzionali, rischiando altrimenti sanzioni pecuniarie tra i 500 euro ed i 10mila.
In realtà si tratta di un aggiornamento. Sul sito istituzionale del Comune sono stati già pubblicati i dati relativi al 2013, pur se annidati nel labirinto delle diverse sezioni. Per coloro che fossero interessati, una volta raggiunto l'indirizzo del sito (www.comune.mesagne.br.it), occorrerà cliccare in alto sulla voce “Amministrazione trasparente); aperta la nuova schermata, sulla colonna di sinistra si dovrà selezionare all'interno di una lunga serie di voci il menu a tendina “Organizzazione” e poi scegliere “Organi di indirizzo politico-amministrativo”. Così si dischiuderà la pagina relativa ai dati sensibili di amministratori e consiglieri comunali.
La consultazione potrà essere particolarmente istruttiva, non per soddisfare meschine compulsioni a frugare nell'altrui privatezza, bensì per conoscere le carriere professionali di coloro che a varia misura gestiscono la cosa pubblica. Ci si imbatterà, ad esempio, in biografie pubbliche dettagliatamente riportate (come quella del consigliere Damiano Franco, puntuale dagli anni della prima giovinezza, dal 1960!, ai giorni nostri) o didascaliche (pochi righi manoscritti quella del consigliere Antimo Sportelli), nella doppia laurea dell'assessore Carlo Caforio o nella “frequentazione della scuola dell'obbligo di I grado” del consigliere Vincenzo Todisco.
Da compulsare anche i dati relativi ai redditi individuali (anno di imposta 2012), sceverando le cifre in esame dalle detrazioni, dagli oneri deducibili, dai crediti di imposta, dalle spese, dai redditi dei coniugi e così via. Tra i membri della giunta comunale a dichiarare il maggior reddito è l'assessore al Bilancio Caforio (circa 84mila euro),nell'assise il reddito più alto è del capogruppo consiliare di SEL Pompeo Molfetta (oltre 114mila euro). Il reddito minore nella squadra di Scoditti è invece della delegata all'Urbanistica Rosanna Saracino (poco più di 20mila euro); in consiglio, invece, tre sono i redditi pari a zero: quelli di Antimo Sportelli, di Maria Teresa Saracino (ma per un credito di imposta del precedente anno) e di Vincenzo Todisco, il quale ha dichiarato «sotto la propria responsabilità di non aver percepito alcun reddito da lavoro dipendente o indipendente».
Infine, e per onor del vero, è doveroso segnalare come uno solo degli uomini pubblici interessati dalla normativa abbia in largo anticipo (già il 28 luglio) provveduto a comunicare i dati sensibili dell'anno corrente: si tratta del presidente del consiglio comunale Fernando Orsini, noto per la maniacale precisione e per la puntualità che, prima di essere tratti del suo profilo caratteriale, costituiscono le coordinate dell'impianto morale di una persona proba e stimatissima.
Giuseppe Florio