Governo Scoditti a rischio. "Bufera" dopo il direttivo PD (di Giuseppe Florio).
Scoperchiato il vaso di Pandora nel centrosinistra. Rischio di crisi per il governo guidato dal sindaco Scoditti a seguito della ricostruzione pubblicata sulla Gazzetta del Mezzogiorno dell'ultimo direttivo del Partito Democratico.
Il pandemonio è scoppiato su Facebook, fin dalle prime luci dell'alba di ieri, ma è presto rimbalzato in tutti gli ambienti del ceto politico progressista, a dismisura moltiplicandosi le telefonate e gli incontri. «Casus belli» le parole del primo cittadino rivolte ai defenestrati assessori della Lista civica Vizzino e al deputato Matarrelli.
Esordisce il dirigente politico PD Vito Marchionna, presente al direttivo: «Impeccabile, preciso, puntuale, sembra quasi che venerdì scorso Giuseppe Florio (il cronista, ndr) fosse seduto accanto a me, annotando con una precisione impressionante quanto effettivamente detto. Florio ha svolto il suo lavoro in modo serio ed onesto.
Ma nella mia pagina di Facebook voglio ribadire dell'altro. Non è possibile che i direttivi consumati nel PD siano sempre stati presentati come il “segreto di Pulcinella”. Non è possibile che tra noi ci siano delle talpe pronte a spiattellare tutto, anche le cose più ovvie e banali come l'ordine preciso degli interventi, che Giuseppe Florio impeccabilmente mette in evidenza». Per poi aggiungere: «A questo punto c'è solo una strada: sindaco, dimettiti, non è mai troppo tardi».
Lo segue a ruota l'ex assessore Gino Vizzino, nella riunione democratica uno dei principali bersagli della intemerata di Scoditti: «Leggo il report puntuale (lo confermano i partecipanti) di Florio sulla riunione del direttivo del PD. Ritengo che questo sindaco non meriti di rimanere in carica neanche un minuto in più. Ed immagino che chi lo sorregge, non condividendone la sua inconcludente e dannosa attività, ne debba tirare le conclusioni. In difetto lo faranno gli altri».
Il figlio di Vizzino, Mauro, rincara la dose: «L'unico rammarico che mi porto dentro è quello di aver contribuito (insieme agli uomini e alle donne della nostra lista civica) in modo determinante all'elezione del peggiore sindaco di tutti i tempi. Egregio sindaco, può scaricare la colpa su chi vuole, ma la città sa chi è lei e chi siamo noi. Eviti di guardarsi allo specchio perché le potrebbe venire di schiaffeggiarsi da solo».
Il carico da 90 è dell'onorevole Toni Matarrelli: «Le parole pronunciate dal sindaco nell'ultimo direttivo PD, non smentite e, per quanto assodato, non smentibili, sono ancora una volta inaccettabili. Perché pronunciate da una figura istituzionale che gioca invece uno sprovveduto ruolo politico; e perché false, miserabili ed infondate. Non è la prima volta che ciò accade.
Scoditti non ha la misura della realtà. Basterebbe girare per la città, interpellare i nostri concittadini per capire che lui stesso è l'emblema del fallimento di questa stagione amministrativa. Ora basta, non è più possibile accettare questo stato di cose». Parole che sembrano prefigurare una imminente fuoriuscita di SEL dalla maggioranza.
A questo punto si attende una presa di posizione del primo cittadino, che era stato invitato – proprio nell'incontro incriminato – a portare a termine alcune preziose realizzazioni per la città, coinvolgendo al massimo livello, oltre agli assessori, i consiglieri comunali ed i segretari politici dei partiti che sostengono la coalizione. Sempre che il tempo di Scoditti, a pochi mesi dal termine naturale della consiliatura, non sia irrimediabilmente scaduto.
Giuseppe Florio