Mesagne bene comune: sulla partecipazione Scoditti ha fallito (di Giuseppe Florio).
Quelli di Mesagne Bene Comune sono sfrontati, non di rado impertinenti e qualche volta arroganti. Ma il sindaco Scoditti questa volta se l’è cercata. Il primo cittadino si era lamentato negli scorsi giorni della mancata partecipazione civica all’iniziativa “Cittadini interattivi”, presentata giusto alla fine della consiliatura, dopo 4 anni di arroccamento dell’amministrazione nella propria torre d’avorio. Certamente la qualità dell’opinione pubblica mesagnese negli ultimi anni è precipitata, degradando verso soglie di volgarità o inconsistenza. Restava però una fetta di popolazione attenta, visibilmente ansiosa di partecipare allo svolgimento ed anche al condizionamento della vita pubblica, che oggi è frustrata dall’andazzo.
Mesagne Bene Comune ha intanto optato per una svolta «celodurista»: presenterà nei prossimi giorni un esposto presso la Procura della Repubblica al fine di verificare la legittimità degli impianti fotovoltaici in località “Masseria la Cattiva” e “Masseria Vasapulli”, entrambi localizzati in agro di Mesagne. A detta dei suoi dirigenti, «gli impianti in località “La Cattiva” sarebbero stati autorizzati nonostante si trovino in un’area indicata dal PUTT (Piano Urbanistico Territoriale Tematico) come area a tutela integrale»; ciò varrebbe anche per quelli installati il località Vasapulli.
L’iniziativa è così spiegata: «La nostra associazione nasce per creare momenti di dibattito, aggregazione, partecipazione e mettere in rete le molteplici esperienze del territorio, non certo per scrivere esposti e rivolgersi alla Procura della Repubblica. Abbiamo sollecitato Scoditti con un’interrogazione del 07 ottobre 2014 a verificare la legittimità degli impianti senza alcuna risposta. Lo Statuto della Città di Mesagne nell’art 32 recita “chiunque, singolo o associato, può rivolgere al Sindaco interrogazioni in merito a specifici problemi” e “la risposta all’interrogazione deve essere motivata e fornita entro 30 giorni”. Abbiamo invitato il Sindaco Scoditti a redigere il censimento dei terreni comunali inutilizzati per destinarli a disoccupati e soggetti svantaggiati per favorire l’accesso ai giovani all’agricoltura e contrastare l’abbandono dei suoli. Censimento che per la legge regionale 26 del 20 maggio 2014 doveva essere effettuato entro 6 mesi. Nessuna risposta. Nonostante ciò lo stesso Scoditti si lamenta a mezzo stampa della scarsa partecipazione all’iniziativa “cittadini interattivi”, chiedendosi per quale motivo le associazioni non siano intervenute e avanzando il sospetto che queste si attivino solo strumentalmente per agitare le acque. A tal proposito teniamo a sottolineare che la nostra associazione non è stata invitata e che in tanti si sono chiesti in che modo sia stata gestita la comunicazione relativa all’iniziativa, sconosciuta a gran parte della città».
La conclusione è scontata: «Noi ci chiediamo: qual’è l’idea di partecipazione che ha il nostro sindaco? Le istanze che vengono dalla comunità sono sistematicamente ignorate, chi le propone viene pubblicamente apostrofato come un rompiscatole da social network, un livoroso impostore, un perdigiorno. Le associazioni hanno espresso in questi anni idee e progettualità, mettendo a disposizione dell’amministrazione e della città il loro impegno: la valorizzazione del centro storico e del patrimonio culturale e monumentale, la difesa dell’ambiente, il rilancio del tessuto produttivo commerciale, artigianale e agricolo, la promozione di pratiche di scambio, riuso e riciclo. Scontrandosi con un muro di gomma e di arroganza».
Giuseppe Florio