Noi 5stelle vogliamo essere portavoce dei cittadini al Comun (di Giuseppe Florio).
Campagna elettorale sopra le righe per il candidato sindaco del Movimento 5 Stelle Danilo Facecchia. Almeno ad assecondare le sortite sul suo profilo Facebook.
Trentacinque anni, di professione «ipnoterapeuta, life coach e counsellor olistico» secondo la sua stessa definizione, si è da alcuni anni conquistato il ruolo di leader o portavoce dei pentastellati mesagnesi.
A scorrere i post sul social network, sembrerebbe che nelle ultime settimane abbia scaldato i motori: perlomeno quelli dell’ingaggio polemico.
«Essere candidato M5S significa che ci si appresta ad essere porta-voce dei cittadini nelle istituzioni», spiega aprendo la campagna elettorale per la conquista di Palazzo di Città, per poi trinciare: «Per tutto il resto ci sono politici, politicanti, partiti e lecchini». Il concetto di alterità – una sorta di distinzione tra la propria purezza e l’impurità degli altri, appunto - viene ribadito a più riprese: «Ogni voto al M5S è un voto di una persona onesta. Quest’anno Mesagne lo dimostrerà».
Nel mirino delle intemerate di Facecchia, nemici e avversari descritti ma non identificati: «loro», «quelli», «gli altri». Così ci può andar giù duro: «Hanno progettato una macchina infernale succhiavoti, infinite liste per “incastrare” più famiglie possibili, quasi un’armata di regime. Vogliono vincere con la forza e per forza, perché per loro gli interessi in gioco sono troppo alti. Se perdessero, perderebbero il potere, il controllo di questa città».
Talvolta l’obiettivo può essere intuito, ma il grillino locale sta ben attento a non nominarlo, nonostante si spenda in una denuncia gravissima: «Vuoi lavorare? Qualche politico millantatore mi risulta stare a promettere centinaia di posti».
Altre volte il bersaglio è tratteggiato con maggiore definizione, ma ancora innominato: «L'immunità parlamentare non sarà sufficiente a proteggerti dalla tua stessa imbecillità, caro onorevole! Tu che solo 2 anni fa hai tentato di tapparmi la bocca con messaggi intimidatori su Facebook solo perché avevo denunciato la tua spregiudicatezza e spavalderia durante la campagna elettorale 100% illegale, continui a dimostrare che sei un politico di professione della peggiore razza. Mi auguro che i mesagnesi possano applicare il discernimento, usare la coscienza e dare una vera svolta a questa città buttando fuori tutti coloro che finora sono stati i responsabili del disastro della mia città e che hanno ancora la faccia tosta di ripresentarsi come nuovi semplicemente cambiando il colore della giacca».
In qualche occasione, invece, Facecchia dismette la prudenza e si lascia andare a citar nomi o cognomi.: «Mi giunge voce che a Mesagne uno pseudo-giornalista...». O quando, commentando le prese di posizione di qualche ex assessore, scrive: «Le persone come te che elogiano il male e la violenza non possono che creare distruzione e sofferenza attorno. La tua visione del mondo è triste e di certo non ha dimostrato di essere la strada che porta al benessere e alla felicità dell’essere umano». Altri argomenti. Ora si è in campagna elettorale.