5stelle punta diritto al rinnovamento della politica (di Giuseppe Florio).

In duecento - nel momento di punta, compreso qualche dozzina tra curiosi e forestieri - hanno partecipato alla presentazione del candidato sindaco del Movimento 5 Stelle Danilo Facecchia,

presente il deputato pugliese Giuseppe D'Ambrosio: cifra stimata da diversi aficionados pentastellati. A tarda sera, nell'insolita location della villa comunale, sono stati presentati oltre a Facecchia gli appena 12 candidati consiglieri: Annalisa Scialpi, Antonio Penna, Carmelo Giannini, Damiano Luigi Zurlo, Daniela Renna, Daniele Goffredo, Fabio Sportelli, Federica Carbone, Marcello Di Pietrangelo, Oronzo Gigliola, Rosa Carella, Veronica Volpe.

Facecchia ha spiegato ai microfoni dei giornalisti presenti le ragioni del suo impegno: «L'amministrazione, è sotto gli occhi di tutti, non ha funzionato. Oggi siamo in villa, la dimostrazione più palese dell'incapacità della giunta è proprio qui, stanno venendo meno piano piano gli alberi, a causa della mancanza di osservazione di chi doveva controllare quello che si doveva. Quello che noi stiamo cercando di fare a Mesagne è una politica completamente differente, quella dal basso, dove i cittadini sono attenti, quindi buoni osservatori civici, che sanno come controllare e sanno anche dove andare a controllare le carte e saperle leggere. Questo fino ad oggi, da cittadini comuni ci è stato impedito. Ogni volta che abbiamo chiesto qualcosa al Comune, ci è stata spesso, anzi sempre, negata.

E quindi non abbiamo avuto la possibilità di studiare bene. Ad esempio il caso del cimitero di Mesagne: i lavori che si accingeranno a fare non abbiamo potuto capire quello che si sta andando a fare perché in realtà abbiamo fatto 3 richieste di accesso agli atti. Queste 3 richieste ci sono state negate. Quello che noi vogliamo è entrare in questo Comune e portare la voce dei cittadini all'interno delle Istituzioni». Poi ha annunciato: «La giunta verrà scelta dai cittadini, abbiamo deciso di selezionare delle figure professionali che possano essere all'altezza dell'assessorato.

E questo lo faremo facendo uno screening dei curriculum che ci arriveranno e li metteremo on line a disposizione dei cittadini che potranno giudicare e scegliere i propri assessori. Per una eventuale coalizione, il Movimento segue la linea di essere puro da ogni contaminazione. Siccome chi si sta presentando oggi alle amministrative è vecchio, e noi sappiamo già quello che sta facendo, noi siamo arrivati come forza politica antagonista a questo sistema e a tutte le persone che oggi ci governano. Quindi non potremo mai coalizzarci o avere delle intese comuni. Semmai ci dovessero essere, devono essere quelle che noi proponiamo come programma politico elettorale».

Infine, se dovesse essere eletto sindaco: «Una delle prime cose che vorremmo fare è bloccare il regolamento della zona PIP, perché questo sta creando non poche difficoltà all'economia locale, perché quello che favorirà quel regolamento e l'ampliamento della zona PIP saranno come al solito le multinazionali e la grande distribuzione organizzata e questo è una delle cause che ha creato un problema estremamente evidente di difficoltà economiche ma non solo: quello che ha creato la grande distribuzione è stato quello di risucchiare completamente il nostro denaro non rimettendolo in circolo nell'economia locale. E quindi noi non possiamo accettare un regolamento che faciliti e dà una pacca sulla spalla ancora una volta alla grande distribuzione.

E questo perché ovviamente c'è anche un ricatto, perché poi le grandi opere, visto che il Comune non ha denaro, non le potrà fare da solo e ovviamente arrivano questi grandi finanziatori che comprano la città anche regalando una villa più vivibile, delle strade, asfalto...».

G.Florio

 

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