E la moglie di Cesare trionfò (di Homo Videns)
C’è chi dice che la storia di Pompea, la “Moglie di Cesare”, non andò veramente come ci ha raccontato Svetonio (e molti altri antichi storici).
Dicono –alcuni storici revisionisti– che Giulio Cesare si offese per le dicerie che correvano sulla moralità di Pompea. “Chiacchiere!” –disse. “Quel Clodio –aggiunse– è un millantatore, uno che si è illecitamente intrufolato in casa mia, mandato là dai miei nemici, con l’intento di gettare fango sulla moralità di mia moglie Pompea. Ma è stato scoperto e severamente affidato alla giustizia; e ora sarà la magistratura a decidere il da farsi!”.
“Io rispetto la distinzione dei poteri, e perciò –aggiunse con tono solenne– Se io sono Cesare, non mi deve neanche sfiorare l’idea che mia moglie Pompea possa avermi tradito con un tal sconosciuto; che mia moglie ha pure detto che non lo conosce nemmeno”.
“Capito? Non vi permettete di gettare neanche un’ombra su mia moglie! La moglie di Cesare, per definizione, non può che essere casta e pura, fedele alla famiglia e alla patria”. “Perciò, lei ha la mia massima fiducia”. Punto.
Così sembra che sia stato parafrasato Giulio Cesare dal Presidente del Consiglio, avvocato, Giuseppe Conte. Infatti, nelle comunicazioni del 24 luglio 2019 al Senato della repubblica italiana, ha concluso, in fin dei conti, che “la moglie di Cesare deve avere la mia massima fiducia”.
Ma ci ha lasciato qualche dubbio su almeno 4 cose: 1-Savoini era, più o meno, un intrufolato sconosciuto? 2-qualcuno lo aveva invitato, ma non rappresentava niente? 3-il ministro degli interni si è incontrato con i russi come segretario di partito, lasciando fuori dalla porta sé stesso come ministro? 4-lo stesso non può aver proprio mentito su nulla? 5-Neanche su sé stesso come segretario di partito non ministro?
(Homo Videns)
PS: avevamo più o meno previsto l’esito delle suddette comunicazioni; però, dal vivo, lo si apprezza meglio: un capolavoro! Un fatto storico! non fosse altro che per il pratico ribaltamento della classica storia sulla “moglie di Cesare”. Lo metteranno sul sito del Senato. Trovatelo e guardatevelo. Bacioni!