Renzi e l'Europa (di Homo videns)
Mentre a Parigi, e in Europa, svetta Vincenzo Nibali, l’Europa è scossa dall’assordante silenzio di Renzi sulle più spinose questioni internazionali. In Ucraina un aereo con 300 persone è stato abbattuto; quasi tutti i passeggeri erano europei, 200 erano olandesi. È fuori dubbio che l’aereo sia stato abbattuto da un missile sparato dai secessionisti filo-russi.
È evidente che i russi continuano a fomentare la secessione, per castigare una popolazione che da oltre un anno vuole entrare in Europa, nelle Istituzioni Europee. Ed è indubbio che i cieli ucraini siano cieli europei.
Pare anche, notizie dell’ultima ora, che i russi stiano sparando colpi di cannone dal loro territorio in quello ucraino. Una sola voce forte si è alzata, quella di Obama.
All’aeroporto di Kiev, a quello di Amsterdam, a ricevere la salme dei viaggiatori abbattuti, è andato il Governo olandese, non quello europeo. Dov’era Renzi? È o non è lui il Presidente europeo in questo secondo semestre del 2014?
Qual è il messaggio che se ne ricava da questa assenza? Che gli affari ucraini non sono affari nostri? Che i morti olandesi non sono morti nostri? Che non possiamo alzare la voce contro la Russia? Che dobbiamo far finta di niente?
Altro scenario, quello israeliano-palestinese. All’uccisione di tre israeliani, invece di cercare i colpevoli, Israele ha ordinato il massacro di centinaia di palestinesi. Una giustizia che verrebbe da definire “biblica”. Una giustizia che va ben oltre quella divina, che è sempre misericordiosa; una giustizia–vendetta, da Vecchio Testamento. Invece di punire i colpevoli dei crimini, si sta decimando la popolazione palestinese!
E, comunque, la questione palestinese non è un affare di religione. Ognuno abbia la sua religione, questo è lapalissiano. Ma qui si tratta della convivenza di popoli diversi, che da 70 anni non viene risolta con le guerre; e che non si può risolvere con gli strumenti militari. E se proprio si debbono usare, l’uso spropositato della forza è vietato in qualsiasi tipo di guerra, da sempre. Ed è sempre stato punito.
Anche qui, che cosa dice l’Europa? Che cosa dice Renzi, a nome dell’Europa? E qual è la politica estera dell’Italia? Qual è la nostra politica estera, se ne abbiamo una?
Anche qui, la reazione spropositata degli Israeliani avrebbe richiesto l’intervento immediato di una superpotenza come l’Italia; di una superpotenza come l’Europa. Invece, sta operando soltanto Obama, da solo.
Sembra quasi che Renzi sia entrato in sciopero europeo, dopo la bocciatura della Mogherini. È questo il messaggio che passa nelle teste degli italiani. E, probabilmente, anche nelle teste dei nostri partner europei. E queste assenze sono cose che si pagano.
La Mogherini… dopo statisti europei come Schumann, De Gasperi, Andreotti, Kohl, Napolitano, ora Renzi ha lanciato la Mogherini… (bocciando Letta e D’Alema). Sono bravi questi ministri di Renzi, sanno usare l’aereo, sanno fare bella figura, ma… a livello europeo, i nostri partner non ne vogliono sapere.
Il primo mese di presidenza italiana se ne è andato; e l’impressione dell’homovidens è che l’Europa non serve a niente.
(Homo Videns)