Caro avvocato Molfetta (di Homo videns)
Caro avvocato Molfetta,
confesso che anch’io, di tanto in tanto, condivido sognacci simili al tuo, conditi –sempre più spesso– da scene da incubo. Se non fosse tragica –si può dire– sarebbe da ridere. Però, è facile pensare che sognacci simili stiano turbando la vita di milioni di persone, quei sindacalisti e militanti di sinistra che, in questi ultimi decenni, hanno difeso i diritti conquistati 40 anni fa, molti dei quali hanno subito discriminazioni e violenze. Alcuni di loro non possono più neanche avere incubi, hanno avuto la morte.
Tuttavia, viene da chiedersi:
1- Come ha fatto il più grande “Partito dei lavoratori” a ridursi così?
2- E ora? Che si fa?
Provo a dare la mia risposta. E attendo il tuo parere.
1-Renzi ha detto che lui, il disegno (di quello che vuole fare) ce l’ha. E lo ha scandito: bisogna riconoscere che anche gli imprenditori sono lavoratori; di conseguenza un partito di sinistra deve tutelare anche gli imprenditori.
Se la linea politica del PD sostiene questo, non c’è nulla di strano! Se il PD di Renzi ha messo sulla sua bandiera l’antipolitica, non c’è nulla di strano! Il Renzi in camicia bianca rappresenta un po’ quei commercianti delle fiere di paese, quei piazzisti che si presentano a casa nelle ore tranquille, ben vestiti e puliti, come quegli instancabili idealisti dei testimoni di Geova…, come i predicatori televisivi di ogni chiesa…
Personalmente, lo ammetto, avevo capito che la rottamazione era da fare per i vecchi bacucchi e le idee superate; e per i falsi predicatori; non per le idee fondanti della sinistra. Pertanto, se Renzi ha vinto l’ultimo Congresso del PD su questa linea, non c’è altro da dire. Ma resta sempre la domanda: come fa un partito, che fa parte della famiglia Socialista Europea, ad avere una ideologia liberista? Neanche socialdemocratica, ma liberista, violentemente liberista…
Forse perché le idee “socialiste” sono superate? E allontanano gli elettori di Centro?
Se è così, Renzi fa bene a darsi un tono generale da interclassisti, meglio essere liberal-liberisti, come era, una volta, la DC. Avevo scritto, di recente, che “moriremo democristiani”. L’avevo scritto per scaramanzia; ma ora, la realtà supera i fatti.
Come tutto questo è potuto accadere?
Tu dici che “è un vero imbroglio”. Quindi, Renzi è un imbroglione. E questo l’avevamo capito.
Con la sua aria da furbetto, da Fonzie in camicia bianca, incarna la mentalità di larga parte dell’elettorato popolare italiano: un po’ imbroglione, un po’ (mi si passi il termine) paraculo. Ma che dichiarasse la guerra ai suoi militanti, questo era imprevedibile. Ebbene, sì; la guerra non l’ha dichiarata contro D’Alema e Bersani, ma contro quei militanti che si richiamano alle idee di sinistra. E sono la grande massa dei militanti del PD.
2-Ora, che succede?
Dicevo, in una recente riflessione (vedi Non è piettu pi lloru!), che siamo in presenza di “dilettanti allo sbaraglio”, oppure di “apprendisti stregoni”. Forse siamo in presenza di qualcosa di peggio.
A mio parere Renzi ha messo in moto un processo che tende verso la creazione di un grande Partito di Centro (come la DC), con tanti saluti agli ideali socialisti. La DC almeno dava spazio alla Sinistra Sociale di Donat-Cattin. Renzi si appropria –invece– di tutto, come un monarca staliniano.
E, dopo aver dato la scalata alla “Ditta”, dopo aver occupato lo Stato con i suoi funzionari, ora vuol normalizzare anche la periferia (leggi sindacati e militanti riottosi). Il messaggio ( anzi la sfida) di Renzi è a quella parte del suo stesso Partito.
Quali gli esiti prevedibili? Abbiamo un precedente, quello del cambio di nome del PCI in PDS (ai tempi di Occhetto). Allora ci fu un fuggi-fuggi, gran parte dei militanti furono presi dallo sconforto, alcuni tentarono la resistenza con Rifondazione Comunista.
Oggi non c’è nessuna proposta di sinistra all’orizzonte; brilla infatti, l’assordante assenza di Vendola; ma ancor di più, la scelta di una parte degli ex-vendoliani di salire sul carro di Renzi.
Far finta di niente, far finta che la sfida di Renzi sia a D’Alema, a Bersani, a Camusso, a Landini, sarebbe sciocco. Allinearsi, pur con molti mugugni, in attesa di una prossima rivincita sarebbe suicida. Sottovalutare l’esito dell’ultima Direzione del PD sarebbe un grave errore per tutta la Sinistra. Essa rappresenta una grave, e violenta, sterzata a destra. Mai vista prima.
E allora? Frustrazione, impotenza, rabbia. Questo rimarrà negli elettori di sinistra, orfani di leader e di prospettive. Tutt’al più ci sarà uno spostamento sulle posizioni di Grillo, il vero paladino dell’antipolitica. Grillo continuerà a risucchiare i delusi di sinistra. Ma senza prospettive.
Vorrei sbagliarmi, ma con l’era Renzi, la Sinistra ne uscirà con le ossa rotte, e rottamata.
Homo Videns