Ma lo volete capire chi sono io? (di Homo Videns)
Mi stanno paragonando a Hitler; ma io sono un’altra cosa. L’ho detto a chiare lettere:
«Non ritornerò mai indietro rispetto alla mia dichiarazione che Russia e Ucraina sono un unico popolo. Siamo in guerra contro i neonazisti, distruggeremo l’anti-Russia creata dall’Occidente. Nessuno può minacciarci, nemmeno con le armi nucleari».
Gliel’ho detto anche a Macron, presidente attuale dell’Unione Europea. Gliel’ho spiegato per oltre un’ora. Pensate che io stia scherzando?
Ve l’ho spiegato: a me non mi ferma nessuno.
E qualcuno glielo dica anche al filosofo Cacciari! Io sono pronto ai negoziati; basta che l’Ucraina accetti che la Crimea è mia, il Donbass è mio, e si metta sotto la mia protezione.
E a tutti gli equilibristi dico: state attenti a mettervi contro di me! Vi conviene essere neutrali!
Questo dico a quelli che vogliono sapere che cosa c’è nella mia testa.
PAROLA DI PUTIN
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Questa tragedia ci riporta indietro ai tempi della Spagna del 1936, quando fu democraticamente eletto un governo di sinistra; e i regimi fascisti, con Hitler e Mussolini, sostennero un golpe militare organizzato da Francisco Franco e inviarono i loro soldati per farlo vincere. In quel tempo i paesi liberi dell’Europa (tra cui c’era anche l’Unione Sovietica) mandarono aiuti militari al legittimo Governo. E migliaia di antifascisti partirono da tutto il mondo per combattere al fianco del Governo spagnolo. Anche allora ci furono le marce per la pace. Ma molti decisero di andare oltre, mettendo in pericolo la loro vita. Tra i circa 4.000 italiani che andarono ad aiutare il popolo spagnolo, vi fu il mesagnese Eugenio Santacesaria, che perse la vita nel 1937, in combattimento. Non si limitò a dire: vogliamo la pace.
Oggi alcuni antifascisti temono che “…c'è il rischio che la Russia interpreti l'invio di armi come un gesto di cobelligeranza”. E ancora: “…bisogna sostenere lo stato ucraino ma con altri mezzi, non militari”.
Putin ringrazia.
(Homo Videns)