Per chi vota Papa Francesco? (di Homo Videns)
Nel 1948, Stalin era convinto che in Italia si sarebbe aperta una stagione di grandi novità.
Secondo lui, l’alleanza tra il PCI e PSI avrebbe vinto le elezioni e avrebbe aperto una stagione di intese con la Russia. Qualcuno gli disse: “Guarda che in Italia c’è il Papa!”. Lui rispose, sogghignando: “Quante Divisioni ha il Papa?”. E troncò lì il discorso.
Le elezioni del 18 aprile ’48 furono vinte dalla Democrazia Cristiana e Stalin dovette prendere atto che il Papa, senza alcuna forza militare, aveva sconfitto le agguerrite forze socialiste e comuniste. La Chiesa aveva saputo mettere in campo i Comitati Civici, l’Azione Cattolica, e tutta una serie di iniziative economiche e popolari per sconfiggere il pericolo del “materialismo ateo”, “dell’orda orientale”, della “barbarie contro l’infanzia”, “dei cosacchi in piazza San Pietro”, e via discorrendo.
Da allora, le invisibili Divisioni del Papa hanno operato non solo in Italia, ma anche in alcuni paesi europei, come ad esempio la Polonia, che Giovanni Paolo II aiutò a portare fuori dall’orbita sovietica. Poi, nell’ultimo decennio del secolo scorso, quella forza virtuale, non militare, della Chiesa si è andata affievolendosi. Per una serie di motivi: è venuto meno il “pericolo comunista”, la popolazione credente si è emancipata dalle prediche dei preti, l’afflato religioso si è affievolito.
La società è diventata sempre più materialista, sempre più attenta agli interessi materiali e sempre meno a quelli spirituali. La Chiesa ha scoperto che il materialismo non era un pericolo portato dai comunisti, ma un fatto congenito al modello economico e politico-culturale vigente. Che l’interesse economico distrugge tutti i valori, e anche l’ambiente naturale. Per tutti questi motivi l’attuale Papa ha voluto chiamarsi Francesco.
Non passa giorno senza che Papa Francesco non richiami i cristiani a rispettare il proprio credo religioso, che è l’antitesi all’egoismo e al razzismo. Oggi, si può dire – e lo devono riconoscere specialmente i non praticanti e i non credenti – è il miglior combattente contro l’imperante ideologia del “menefrego”.
Alcuni preti e cardinali non condividono le idee e il Magistero di questo Papa; tant’è che alcuni preti sostengono apertamente la lega razzista e xenofoba, altri lo fanno senza tanta pubblicità.
Che fine hanno fatto le Divisioni del Papa?
…mancano 10 giorni alle votazioni. (Homo Videns)