Tassa di soggiorno ... subito!
La soddisfazione del Sindaco sui flussi turistici sancisce chiaramente come debba cambiare l'atteggiamento verso il turismo e se vogliamo nella gestione del bilancio e nella individuazione di nuovi portatori di interessi che nel bilancio sociale vengono chiamati stakeholder Quando è stata presentata la nuova Giunta municipale poco più di un mese fa, ci fu qualcuno che comunicò qualcosa che riguardava i flussi turistici. Infatti si parlò di presenze turistiche che superavano, in Mesagne, le 30 mila unità all'anno. Ed una tale notizia fu riportata anche nella riunione convocata dal Sindaco con l'allora Assessore al Bilancio. Qualcuno le considerò fanfaronate, ora è dimostrato che tutto era agganciato alla realtà delle cose.La questione dei flussi turistici è strettamente legata con la tassa di soggiorno (Dl 23/2011) che tutte le amministrazioni comunali del Nord (ovviamente qualificate turistiche) hanno applicato secondo propri regolamenti e da poco tempo, in modo timido anche nel meridione. In Puglia sono 18 le amministrazioni che hanno applicato provvedimenti in tal senso.
Mesagne, considerate le sue condizioni economiche estremamente disagiate, riconosciuta città turistica e d'arte, da subito deve adottare un tale provvedimento facendo pagare secondo le tendenze nazionali, almeno un euro per ogni stella e considerare i bed& breakfast strutture ad una stella.
Ci saranno, senza dubbio, le rimostranze degli albergatori e l'augurio è quello di non ascoltarli (visto che la tassa non la pagano loro) ai quali si potrà ricordare che dappertutto la tassa viene calcolata a piè di lista, sia nella fattura che nella ricevuta fiscale, come da appositi regolamenti comunali.
Le Associazioni di categoria diranno di no alla tassa di soggiorno e sosterranno la loro posizione affermando che Mesagne deve ampliare gli elementi per l'affluenza alla città e che la tassa sarà uno dei momenti ostativi per l'immediato futuro.
Questa tassa non ha mai fatto desistere il turista dal rinunziare ad una sua gita o comunque presenza in una città dove si devono pagare pochi euro giornalieri.
E poi se qualcuno si lamenta dei costi, si escano gli scheletri dagli armadi e con un flusso turistico di oltre 30 mila presenze qualcuno spieghi come mai, a Napoli, una stanza matrimoniale (in hotel tre stelle ed in zona centrale) costa solo 50 euro ed a Mesagne … costa molto di di più!
Assessore Caforio, immediatamente si faccia promotore dell'applicazione della tassa di soggiorno e ricordi agli ipotetici contestatori che la tassa viene pagata da non mesagnesi ed è un qualcosa (fosse anche un euro) a tutto vantaggio della città! Riprendiamoci quello che paghiamo in tutte le città del Nord ogni volta che soggiorniamo ... il più delle volte per lavoro.
Tolleranza zero