Incarichi esterni prerogativa dei tecnici, lavoro degli uffici prezioso (Ass. Roberto d'Ancona)

Ritengo utile intervenire per fare chiarezza sulla questione che attiene al conferimento degli incarichi esterni.

Il rischio è che una cattiva informazione sull’argomento, esasperata dalla contrapposizione politica, possa generare nei cittadini il dubbio su una sorta di abuso perpetrato ai danni del bilancio comunale e delle professionalità interne che verrebbero sottoutilizzate o non utilizzate affatto. Vengo al nodo delle questioni:

  • -per i lavori alla Biblioteca comunale e alla Scuola media “Materdona”, le risorse da destinare agli interventi sono quelle previste dai rispettivi finanziamenti ottenuti; nessuna risorsa del bilancio comunale. Considerata la tipologia di interventi da effettuare, non si possono concentrare le funzioni su un’unica figura perché questa risulterebbe incompatibile. Ricordo che negli anni passati, il Comune di Mesagne ha perso due posizioni “D” con competenze tecniche dirigenziali; questo ha comportato una concentrazione del carico di lavoro sui responsabili delle aree tecniche in servizio che, insieme ai collaboratori, assolvono a questioni prima distribuite con un carichi differenti di impegno;
  • -Vale un discorso a sé il progetto da candidare a finanziamento per l’abbattimento del rischio idrogeologico e più in generale degli allagamenti: in questo caso, la peculiarità della progettazione ha richiesto una specifica competenza nel settore, una condizione “aggravata” dai tempi stretti e dalla necessità di dover dedicare uno staff di professionalità che potessero dedicarsi solo a tale obiettivo, entro la scadenza imminente;
  • -Circa i lavori nel centro storico, e del tecnico che deve seguirli, si tratta di un impegno assunto dalla passata amministrazione che ravvisò tale l’esigenza sulla base della necessità di far seguire con attenzione e continuità i lavori che l’Aqp ha commissionato.

Questo ho ritenuto di dover precisare, entrando nel merito delle questioni sollevate dal gruppo del Pd, per non lasciare ombre sul lavoro encomiabile che gli uffici comunali svolgono nonostante l’organico insufficiente. E per ribadire che la necessità degli incarichi non è una prerogativa politica. La direzione che abbiamo tracciato mi trova assolutamente favorevole: sul territorio è possibile reperire ottime professionalità tra architetti, ingegneri, geometri  e figure specializzate che possono dotare le pubbliche amministrazioni, all’occorrenza, dei livelli di elaborazione progettuale necessaria e dei quali, quando serve, continueremo ad avvalerci.  Si tratta di professionisti in piena regola che hanno costruito la propria capacità reddituale, quella delle proprie famiglie e dei dipendenti, sul talento e sulle abilità personali.  Trovo del tutto legittimo che trovino nella pubblica amministrazione un committente valido e appetibile.

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