“I consulenti gratuiti sono una risorsa preziosa per Mesagne”.
L’opposizione ha sostenuto la tesi secondo la quale il Comune non potesse nominare gratis alcun collaboratore politico.
Autorevoli chiarimenti sono nel frattempo intervenuti a supporto della legittimità della scelta del sindaco.
A seguito del quesito sollevato dagli stessi consiglieri di minoranza, il Prefetto di Brindisi - con nota del 25/10/2019, richiamando quanto sostenuto dalla stessa Corte dei Conti con deliberazione n. 26 del 24/11/2017 - ha chiarito che “è riconosciuta all’Ente la facoltà di ricorrere a volontari che a titolo individuale intendano promuovere iniziative per il soddisfacimento di interessi comuni”, in virtù del principio di sussidiarietà orizzontale aperto a raccogliere le esperienze sociali di collaborazione, così come previsto dall’art. 117 e dall’art. 118 della Costituzione. Tale facoltà si riconduce esattamente a quanto già previsto dall’art. 99 del “Regolamento sull’Ordinamento Generale dei Servizi e degli Uffici” del Comune di Mesagne: al comma 4 - aggiunto nel 2015 dall’Amministrazione a guida dell’ex sindaco Molfetta - si precisa che “possono essere conferiti incarichi a soggetti esterni alla pubblica amministrazione, a titolo gratuito, previa acquisizione della disponibilità in tal senso del soggetto incaricato”. Fuorviante ed erronea è l’interpretazione fornita dai consiglieri di minoranza nel corso di una conferenza stampa in merito al parere fornito dal ministero dell’Interno quando si soffermano sulla figura del “consigliere politico del sindaco” assolutamente non prevista nel nostro ordinamento e non assimilabile a quella del “consulente politico”, prevista invece dal nostro ordinamento e dalla giurisprudenza amministrativa. La questione sollevata dalle opposizioni dovrebbe considerarsi chiusa e chiarita; così è per L’Amministrazione comunale. La perseveranza e l’accanimento dei consiglieri di opposizione su tale vicenda è diventata surreale e per alcuni aspetti, che investono anche la rispettabilità umana e professionale delle persone direttamente coinvolte, alquanto mortificante: si tratta di cittadini che stanno cercando, senza alcun ritorno economico, di offrire competenze e approfondimenti utili alla città. Come è pure ingiustificabile la mancanza di rispetto nei confronti delle istituzioni tenuto dalle minoranze uscendo dall’aula consiliare in modo immotivato ed ingiustificato, attesa l’assoluta liceità - stante il regolamento sul funzionamento del consiglio comunale - della presenza e degli interventi dei consulenti Stella e Calabrese. Una mancanza di rispetto istituzionale constatata anche nei confronti di una figura terza, quella del presidente del consiglio, Omar Ture, oggetto di attacchi gratuiti da parte di alcuni rappresentanti di opposizione durante le commissioni e in Consiglio.