Pd: Bilancio, oltre i termini c’è il merito
Abbiamo assistito ad una campagna mediatica, imbastita dall’amministrazione comunale prima e dopo il consiglio del 30 dicembre scorso,
tutta tesa ad esaltare l’approvazione del bilancio di previsione entro il 31/12/2019. Come se il termine di approvazione esaurisse da solo la discussione su una materia complessa come il bilancio, che peraltro più di ogni altra impatta sulla vita dei cittadini. Il grande assente in questo racconto intriso di virtuosismo amministrativo è invece il contenuto del bilancio, ed entrando nel merito si capisce facilmente come questa assenza non sia casuale.
A fronte di criticità già note, rispetto alle quali non si intravedono novità – ricorso all’anticipazione di tesoreria previsto per 25 milioni di euro con conseguenti interessi passivi che sfioreranno i 200 mila euro; disavanzo di parte corrente coperto con il risultato presunto di amministrazione mentre si registra un trend della spesa in crescita (circa 1 milione di euro) nei mesi di attività di questa Giunta, vi è un sostanziale aumento della pressione fiscale.
Sorvolando sull’aliquota IRPEF portata al massimo durante la gestione commissariale e non abbassata dall’amministrazione Matarrelli, come anche sulla possibilità di ridurre IMU e TASI se solo si fossero attese le novità che saranno introdotte dalla legge finanziaria, vorremmo soffermarci in questa sede sulla TARI (tassa sui rifiuti) che rispetto all’anno 2019 aumenterà di 926.687,68 euro. Tradotto in termini tariffari parliamo di un aumento medio per i cittadini pari circa al 21%.
Vale la pena di riportare a titolo esemplificativo come aumenteranno le tariffe per alcune categorie di utenze non domestiche e domestiche:
CAT 22: ristoranti, pizzerie, trattorie, bar, agriturismo, per 100 mq 179,64 euro di aumento rispetto al 2019;
CAT 23: tavole calde, birrerie, hamburgherie, per 100 mq 375 euro di aumento rispetto al 2019;
CAT 24: bar, caffè, pasticcerie, gelaterie e chioschi, per 100 mq 175,50 euro di aumento rispetto al 2019;
CAT 25: supermercati per pasta, macelleria, salumi e formaggi, generi alimentari anche all’ingrosso, per 100 mq 223,02 euro di aumento rispetto al 2019.
Per le utenze domestiche con un unico occupante, su una superficie media di 108 mq, ci sarà un aumento di 40 euro; per quelle con due occupanti, su una superficie media di 121,36 mq, ci sarà un aumento di 58 euro; per quelle con tre occupanti, su una superficie media di 123,97 metri quadri, ci sarà un aumento di circa 65 euro; per quelle con quattro occupanti, su una superficie di 127,67 mq, ci sarà un aumento di circa 76 euro; per quelle con cinque occupanti, su una superficie media di 129,50 mq, ci sarà un aumento di 78 euro; per quelle con sei occupanti, su una superficie media di 118,55 mq, ci sarà un aumento di 81 euro.
Di fronte a questi numeri, la soddisfazione di aver approvato il bilancio entro il 31/12 potrebbe rivelarsi piuttosto effimera. Certamente, senza l’ansia propagandistica che ha accompagnato questa scelta, si poteva fare meglio nell’interesse di tutti i cittadini.