La M: l’insostenibile incompetenza dell’essere.
Torna prepotentemente alla ribalta, nell’ambito della politica cittadina, la questione relativa al geometra
prima assunto dal Comune di Mesagne e nottetempo licenziato.
Per meglio capire, necessario è ripercorrere brevemente la vicenda:
- A dicembre 2018 si procedeva all’indizione di un concorso pubblico per l’assunzione di un geometra nel triennio 2018-20.
- Espletato il concorso, veniva predisposta la graduatoria. Il Segretario Generale del Comune, inopinatamente e senza alcun atto di indirizzo politico, decideva di scorrere la graduatoria e di assumere ben 2 geometri.
- il Movimento Libero e Progressista sollevava dubbi su tale modus operandi; non un’interrogazione consiliare, non un esposto in Procura: un semplice comunicato politico.
- Il geometra, secondo in graduatoria, firmava il contratto e veniva regolarmente assunto.
- Il giorno dopo, il Segreterio Generale licenziava il geometra neo-assunto dichiarando illegittimo il suo stesso atto.
Pensavamo che la questione fosse finita qua, ed invece il sindaco Matarrelli nel suo ultimo monologo intitolato impropriamente “conferenza stampa”, torna sull’argomento.
Di seguito, il testuale di Matarrelli:
“IL SEGRETARIO TEMENDO RIPERCUSSIONI DA UN PUNTO DI VISTA DICIAMO DELLA CORTE DEI CONTI HA RITENUTO DI LICENZIARE QUESTA PERSONA IN UN CONTESTO IN CUI PROBABILMENTE NON SOLO ERANO INFONDATE LE ARGOMENTAZIONI DELLE OPPOSIZIONI perché il commissario stesso, il commissario prefettizio aveva detto che ne servivano tre, ma il concorso si è tenuto successivamente alla modifica della pianta organica quindi l’unico argomento per cui quella pianta organica non poteva essere modificata per un interesse legato alle persone che si erano diciamo classificate in graduatoria viene a mancare e quindi probabilmente è stata una come si può dire una vicenda che ha portato LE OPPOSIZIONI AD USARE UN ARGOMENTO PRETESTUOSO, HANNO INTIMORITO PROBABILMENTE IL SEGRETARIO GENERALE CERTO QUESTA PERSONA LICENZIATA HA FATTO RICORSO VEDREMO COSA CI DIRÀ IL TAR”.
In sintesi, il Sindaco dice che quella assunzione era LECITA e che è stata solo la paura del Segretario Comunale ad incidere sul passo indietro: e conta sul TAR per rivendicare la sua ragione.
Considerazioni in ordine sparso:
Se un atto è lecito e viene ritirato solo per “paura”, è dovere del sindaco Matarrelli licenziare IMMEDIATAMENTE il Segretario Comunale, evidentemente non all’altezza del ruolo.
Il povero geometra ha, quindi, fatto ricorso al TAR: e qui viene il bello.
In pratica, lo si chiarisce per chi non è avvezzo ai meccanismi processuali, il geometra ha presentato ricorso al Tar CONTRO il Comune di Mesagne.
Comune che, di conseguenza, tramite l’avvocatura dovrà costituirsi in quel processo DIFENDENDO la scelta di licenziare il geometra.
Avete capito il corto circuito?
Matarrelli, che pubblicamente ritiene lecita quell’assunzione, dovrà costituirsi in Tribunale in qualità di legale rappresentante del
comune di Mesagne sostenendo l’illiceità dell’assunzione!
E ve li immaginate i giudici chiamai a decidere?
È come se il vostro vicino vi facesse causa e voi vi presentaste in Tribunale dicendo che ha ragione!
Siamo alla follia.
Mancano le basi minime: e senza le basi non possono esserci altezze.
Caro Sindaco, sappiamo che ha regalato ai consiglieri comunali una copia della costituzione italiana: speriamo che questi decidano di ricambiarle il favore regalandole un manuale di diritto pubblico.