Sulla Zes di Brindisi (di Carlo Ferraro)

Con una nota dell’8 settembre 2019 il consigliere regionale Vizzino dichiarava che da tempo, insieme all’assessore D’Ancona
era al lavoro per far rientrare la città di “Mesagne nelle aree Zes dell’adriatico non ancora delimitate”.
Nel mio comunicato a mezzo stampa del 11 settembre 2019 chiedevo se il nostro comune avesse partecipato al bando.
Lo stesso Vizzino assicurava in risposta al mio articolo “che il bando a cui il comune parteciperà si chiuderà ad ottobre, e noi contiamo di essere inseriti nei più di 200 ettari disponibili per la ZES Adriatica.”
Sull'argomento, anche il sindaco mi faceva notare che Mesagne era stata esclusa qualche anno fa dalla Zes, ma che “ora c’è un bando regionale, per allargare la Zes adriatica, aperto sino al 20 ottobre. Si tratta del bando di cui parliamo da un anno a questa parte”.
Anche se a me risultava che vi fosse tempo fino al 22 novembre 2019 per partecipare al bando per l’attribuzione delle aree residue e non assegnate della ZES, ora, indipendentemente dalle scadenze ormai decorse, sarebbe opportuno sapere se Mesagne ha ottenuto una parte dei 261,10 ettari che dovevano aggiungersi ai già assegnati 2.889 ettari ricadenti in Puglia, o se la procedura non è ancora chiusa.
Tale urgente chiarimento è doveroso più che mai visto che in questi giorni la questione Zes è stata ripresa da alcune forze politiche in un incontro con i vertici di Confindustria Brindisi e la CNA.
Se con tanto zelo il Sindaco ed il Consigliere regionale Vizzino hanno ribadito l'impegno a far rientrare il nostro territorio comunale nell'area ZES, occorre però prendere atto che poco si è fatto per essere pronti a tale sfida.
Se davvero nulla è perduto, si sta già lavorando per un kit localizzativo mesagnese? A Brindisi il Movimento 5 Stelle ha proposto un ordine del giorno sull’adozione urgente del kit localizzativo, approvato all'unanimità. Il kit localizzativo prevede una serie di facilitazioni dal punto di vista amministrativo ed una serie di esenzioni fiscali per le imprese che vogliono investire nell’area Zes del comune.
Altra domanda nasce spontanea, poiché le ZES sono legate ai traffici portuali ed il successo del paventato asse Brindisi-Mesagne è indiscutibilmente vincolato al destino del porto di Brindisi, che come infrastrutture è in netta sofferenza, quale è la posizione della nostra amministrazione comunale sul potenziamento opere portuali brindisine ed il rilancio di tale importante infrastruttura?
Sarebbe auspicabile che tutte le forze politiche, indistintamente e a tutti i livelli, si impegnassero affinchè Brindisi come porto si potenzi e si facciano le infrastrutture che mancano, per renderla attrattiva per tutti i traffici che interesseranno le Zes.
Carlo Ferraro, portavoce Movimento 5 Stelle Mesagne