Una lettera scritta da Giuseppe Maria Milanese, Presidente di Federazione Sanità Confcooperative ad Emiliano.
Caro Presidente Emiliano, ho letto con molto favore la sua netta presa di posizione
sulla nuova imminente strategia di organizzazione sanitaria in Puglia. «Siamo pronti a rivoluzionare la sanità», ha annunciato senza esitazioni, comprendendo prima di tanti altri che la pandemia ha già cambiato lo stato delle cose nello stesso mondo globalizzato, costringendoci a scegliere se apprendere la lezione (“Quando perdi, non perdere la lezione”, per dirla con il Dalai Lama) e magari guardare lontano, o se farci travolgere dal catastrofismo. In poche righe lei ha stilato un ambizioso programma di governance del sistema della salute che ribalta premesse date fin qui per assodate ed io le scrivo pubblicamente per manifestarle il plauso della vasta comunità di cooperatori italiani che ho l’onore di rappresentare e che da anni si batte proprio per raggiungere l’obiettivo che oggi lei si è prefissato. C’è, in particolare, un aspetto che ha enucleato e che mi preme sottolineare: la necessità di realizzare nel breve la medicina di prossimità, ovvero una integrazione virtuosa tra ospedale e territorio, quest’ultimo rappresentato dai medici di famiglia, dalle farmacie di servizi, dagli erogatori di assistenza sociosanitaria, dall’implementazione della telemedicina. Vorrei dire che sembrerebbe mutuato da uno dei tanti documenti elaborati dalla nostra Federazione, ma non è per una orgogliosa rivendicazione del “pro domo mea” che intervengo. La storia della cooperazione è la vicenda lunga di donne e uomini che hanno messo il proprio lavoro al servizio dell’Italia, chiamati a questa responsabilità dai padri costituenti che ne immortalarono ruolo e funzione nell’articolo 45 della Carta. Noi, come sempre nella vicenda nazionale, abbiamo la volontà e l’ambizione di costruire o, all’occorrenza, di ricostruire. Le offro perciò la nostra disponibilità – che è il senso stretto del bagaglio etico e delle competenze che abbiamo accumulato col tempo – a collaborare fin da ora nella ristrutturazione del sistema sanitario pugliese, per partecipare ad una riconnessione virtuosa tra il diritto alla salute di cittadini oggi disorientati e il dovere di fornire un servizio sanitario all’altezza delle sfide che quello che credevamo il futuro ci ha appena presentato.
Giuseppe Maria Milanese – Presidente di Federazione Sanità Confcooperative