Pd: intervento sulla Tari
A giudicare dai toni trionfalistici con i quali l’assessore all’ambiente Maria Teresa Saracino ha commentato l’aggiudicazione dell’appalto
per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, dovremmo trovarci di fronte ad un risultato amministrativo senza precedenti. Da un’attenta analisi degli atti di cui si dispone ad oggi, però, è difficile comprendere la ragione di tanta soddisfazione. Infatti il dato certo è che, a fronte di migliorie scarse se non inesistenti nella qualità del servizio, vi sarà un aumento della TARI per i cittadini, che per alcune utenze raggiungerà percentuali considerevoli. Ad ascoltare l’assessore si tratta di un “investimento”, il che è quanto meno singolare dal momento che questo “investimento” lo faranno i contribuenti senza che nessuno li abbia avvisati ed abbia concordato con loro l’eventuale utilità e la finalità di questo costo in più che a breve si troveranno nelle cartelle TARI.
Ad onor del vero neanche i rappresentanti della minoranza in seno al consiglio comunale sono stati coinvolti, nonostante un iniziale invito alla collaborazione, invito che, per parte nostra, abbiamo anche accolto. L’unica commissione consiliare tenuta sul tema in parola, il 19 ottobre 2019, si è conclusa con la dichiarata volontà del Presidente della stessa di riaggiornarsi in una successiva convocazione, non appena una bozza del capitolato di gara sarebbe stata pronta. La commissione non è stata mai più convocata per discutere dell’argomento, la redazione del capitolato è stata affidata ad un professionista esterno alla modica cifra di quindici mila euro (15.000 €). La trasmissione del capitolato con relativo piano industriale è avvenuta il 04 dicembre 2019 senza, però, renderlo subito ufficiale e la maggioranza, nonostante l’aumento di 1 milione di euro del costo del servizio a carico dei cittadini, il 30 dicembre 2019 ha approvato il piano economico e finanziario con il voto contrario di tutta l’opposizione, che non è stata messa nelle condizioni di poter analizzare e approfondire lo stesso capitolato perché fino ad allora conservato nel cassetto.
La maggioranza, al fine di giustificare l’aumento del costo del servizio, ha utilizzato tra gli altri argomenti quello di scongiurare il rischio che la gara andasse nuovamente deserta. Ci chiediamo e chiediamo al Sindaco e all’assessore come sia stato possibile allora che a Brindisi, per esempio, dopo che la prima gara ponte per 2 anni era andata deserta (esattamente come a Mesagne), siano riusciti ad aggiudicare il servizio con un costo a base d’asta addirittura inferiore a quello della precedente gara solo modificando in alcuni punti il capitolato e facendo, come noi, una gara ponte della durata massima di 36 mesi, evitando così di aumentare la TARI . L’assessore dice altresì che il sevizio sarà migliorato facendo riferimento a prestazioni che figurano tra i “servizi aggiuntivi”, che andranno concordati con l’azienda aggiudicatrice e rappresenteranno un costo extra sempre a carico dei contribuenti. Il parco mezzi, stando alle dichiarazioni dell’assessore, dovrebbe essere completamente rinnovato ma dalla lettura del capitolato risulta che “sono stati previsti automezzi usati con anno di immatricolazione non antecedente a 4 anni”. Fa cenno, sempre l’assessore, ad una maggiore frequenza nel ritiro di alcuni rifiuti ma non si capisce come e quando ciò avverrebbe dal momento che abbiamo un calendario che scandisce la raccolta delle varie frazioni.
Seguiremo gli sviluppi della vicenda e ci riserviamo sin da ora di ritornarci su. Al momento abbiamo una sola certezza: l’aumento del costo del servizio determinerà per i cittadini un aumento della TARI, che deve assicurare la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio relativi al servizio. Un’idea, questa, che non può trovarci d’accordo tanto più se consideriamo il periodo al quale andiamo incontro. C’era la possibilità di rivedere il capitolato e il PEF entro il 30 aprile, cosa che abbiamo auspicato fino a poco prima dell’aggiudicazione, quando abbiamo inviato una nota riservata al Sindaco senza essere degnati neanche di risposta. Ma l’Amministrazione e la maggioranza, sorde ad ogni richiamo, nonostante si faccia continuo appello alla collaborazione delle minoranze, hanno deciso di andare avanti per la loro strada. E’ tutto legittimo cosi come lo è per noi prendere le distanze da queste scelte che avranno conseguenze non di poco conto sui contribuenti.
Avremmo volentieri evitato di intervenire su questa vicenda atteso che non ci siamo ancora lasciati alle spalle l’emergenza causata dal coronavirus, rispetto alla quale non abbiamo fatto mancare il nostro contributo nelle occasioni in cui è stato possibile offrirlo. Ma l’evidenza dei fatti non può e non deve mai essere distorta, meno che mai in un momento difficile come quello che stiamo attraversando.
Il gruppo consiliare del Partito Democratico.