Autismo – le modifiche al regolamento non convincono le associazioni
La Giunta Regionale, nonostante la pressione incalzante delle associazioni di famiglie supportate da alcune rappresentanze politiche,
ha apportato ieri alcune modifiche allo schema di Regolamento Regionale per la rete assistenziale territoriale sanitaria e sociosanitaria per i Disturbi dello Spettro Autistico senza aver avuto la sensibilità di adire nessun soggetto coinvolto, in aperto contrasto con lo spirito di concertazione e partecipazione che aveva accompagnato gli ultimi due anni di lavoro dinanzi alla III Commissione Sanità.
Se da un lato, infatti, si è inteso, con la modifica, di accogliere le istanze tese a valorizzare le Strutture che intendono erogare interventi dedicati all’intero arco di vita e, nello specifico, di prevedere l’ammissibilità delle istanze di autorizzazione alla realizzazione presentate da Enti gestori che abbiano già avuto anche un solo parere favorevole di compatibilità (Ad es. se una Struttura aveva avuto il parere di compatibilità per il servizio ambulatoriale, con il nuovo Regolamento potrebbe ottenere l’autorizzazione anche per Centri Diurni o Residenziali), dall’altro sono stati inseriti vincoli che di fatto ne annullano la portata, ossia:
- Le istanze per i Moduli, i Centri Diurni e le Comunità Residenziali sono comunque condizionate da una presunta copertura del fabbisogno. Infatti, i pareri di compatibilità rilasciati a Strutture autorizzate già 3 anni fa, ma mai realizzate, su gran parte del territorio regionale, hanno coperto il numero massimo del fabbisogno, provocando di fatto il blocco di nuove istanze.
Sul nuovo Regolamento, infatti, i numeri per la determinazione del fabbisogno sono rimasti invariati , nonostante le reiterate discussioni e i lavori condivisi in Commissione Terza sulla Sanità.
Si ricorda che l’attuale stima di popolazione autistica sul territorio nazionale è di 1 su 86 e che il Regolamento Regionale, invece, considera un dato lontanissimo dalla realtà di 1 a max 5 posti/ utenti ogni 100.000 abitanti! Un paradosso che non si può accettare e che lascia tutti davvero perplessi!
- è ammissibile richiedere un massimo di 3 moduli, un centro diurno e una struttura residenziale su tutto il territorio regionale. Pertanto i criteri di eplicabilità di buone prassi da parte di Strutture specializzate su territori dove non sussistono servizi comparabili, non potranno essere più realizzabili.
- Non si capisce la logica secondo la quale il capoluogo di provincia sia da preferire al resto della provincia stessa.
SI CHIEDE PERTANTO DI:
a) modificare urgentemente I CRITERI PER LA DETERMINAZIONE DEL FABBISOGNO (art. 9 comma 1 del Regolamento) approvando la proposta già avanzata dai lavori della Commissione Terza, eliminando il comma 2 dell’art. 6;
b) modificare “LA POSSIBILITÀ DI OTTENERE PARERI FAVOREVOLI DI COMPATIBILITÀ DI UNO O PIÙ SERVIZI “descritti nel Regolamento a quelle Strutture di accertata specificità, trasformando il limite regionale in limite provinciale, a fronte di severe verifiche sui requisiti professionali ( ATTRAVERSO ALBI PROFESSIONALI CERTIFICATI), organizzativi coerenti con quanto indicato dalle Linee Guida sull’Autismo, al fine di promuovere buone prassi su tutto il territorio regionale e in special modo laddove non sussistano ancora servizi comparabili.
Il “certificato di qualità” deve avere lo stesso valore dell’esperienza e non prioritario a questa”! E’ giusto tutelare la diversificazione delle esperienze, ma è anche necessario tutelare chi da anni si spende sul territorio ed è riconosciuto come un’eccellenza a livello nazionale.
c) applicare una durata temporale limitata che accorci i tempi tra la richiesta di autorizzazione alla realizzazione e la successiva richiesta di autorizzazione all’esercizio, evitando così di bloccare il fabbisogno e dare la possibilità ad altre Strutture di avviare i necessari servizi (modificare il testo della L.R. n. 9/2017).
Alla luce di quanto sopra esposto si reitera con FERMEZZA LA RICHIESTA DI ANNULLAMENTO IN AUTOTUTELA DELL’ ATTO DI GIUNTA REGIONALE
che ha approvato il regolamento nr. 7 del 10 aprile 2020 e si richiede un INCONTRO URGENTE in Terza Commissione Sanità alla presenza del Presidente Emiliano e dell’intera Commissione anche tramite modalità a distanza, perché solo dando un senso compiuto al Regolamento Regionale si può dire di lavorare nella giusta direzione della tutela delle persone affette da Disturbo dello Spettro Autistico.
LE ASSOCIAZIONI:
AMICI DI NICO ONLUS- MATINO ( LE)
ASD GIOCHIAMO INSIEME- BRINDISI
AUTISMO UNITI – SAN CESARIO DI LECCE ( LE)
COLORIAMO IL MONDO – MESAGNE (BR)
CON.TE.STO – RUVO DI PUGLIA (BA)
GLI AMICI DI RAFFAELE- TARANTO
IL BENE CHE TI VOGLIO- BRINDISI
TIME…OUT – TRANI (BAT)