Allocazione Parco Eolico in area archeologica: basterebbe leggere bene le carte per non diffondere notizie fuorvianti
In merito alla richiesta pervenuta al Comune di Mesagne per l’allocazione di un parco eolico da realizzare su area archeologica
compresa nel territorio comunale, i fatti non stanno nel modo in cui vengono riportati dal consigliere Carlo Ferraro. E questo a partire dalla data nella quale, secondo il consigliere, l’istanza dell’impresa sarebbe stata inoltrata all’Ente, quella del 22 marzo 2021. Tale data indica, invece, il giorno in cui l’impresa ha inviato al Ministero della Transizione Ecologica l’istanza di avvio della procedura d’impatto ambientale. Al Comune di Mesagne, come si può facilmente desumere dal timbro del protocollo riportato sulla nota, l’istanza giunge in data 3 maggio 2021 direttamente dal ministero della Transizione Ecologica, l'unico ente deputato a gestire le procedure relative alla richiesta.
Chiarito questo aspetto dei tempi, che è fondamentale rispetto all’impostazione imprecisa e fuorviante che il consigliere Ferraro dà della vicenda, vengo brevemente agli aspetti di merito. La proposta verrà pubblicata per 2 mesi e tutti i cittadini, e naturalmente il consigliere Ferraro, potranno produrre le proprie valutazioni a riguardo. Da una prima lettura effettuata dall’ufficio comunale competente, la realizzazione della centrale eolica non risulterebbe compatibile con i criteri di tutela alla quale l’area è sottoposta.
Avv. Giuseppe Semeraro, vicesindaco della città di Mesagne con deleghe all'Urbanistica e Patrimonio.