Regione Puglia: reintrodotto il trattamento di fine mandato abolito da Vendola.

Sui social una sola parola: Vergogna!

 

Un emendamento - firmato da tutti i capigruppo di maggioranza e opposizione - reintroduce il trattamento di fine mandato abolito nel 2012 durante la giunta Vendola: ad ogni eletto e assessore 7.100 euro lordi per ogni in Consiglio. Laricchia, che era assente: "Scandaloso"

Mentre si vive l crisi del lockdown con gente disperata per la perdita di lavoro, mentre si cercano disperatamente risorse per alleviare le sofferenze dei meno abbienti ecco che torna e sarà retroattivo (dal 2013) l’assegno di fine mandato, abolito nel 2012, abolito da Nichi Vendola e finirà nelle tasche di assessori e consiglieri della Regione Puglia.

Tutti d’accordo compreso i 5 stelle con voto all’unanimitàAntonella Laricchia era assente dal Consiglio. .

E per essere più precisi nessuno perderà nulla e, nel caso di morte del beneficiario, ad incassare saranno gli eredi. Si tratta di una cifra che si aggira sui 7mila euro lordi per ogni anno trascorso in Consiglio. In definitiva 35.500 euro per ogni eletto a fine legislatura se durerà per il suo decorso naturale per un totale di circa 2 milioni di euro per il quinquennio.

L’emendamento porta la firma di Filippo Caracciolo (Pd), Gianfranco Lopane (Con), Davide Bellomo (Lega), Stefano Lacatena (Fi), Ignazio Zullo (FdI), Paolo Dell’Erba (Misto), Massimiliano Stellato (Popolari) e Grazia Di Bari (M5S). Cosa dice: “a partire dal 1 gennaio 2013, a coloro che hanno ricoperto le cariche di consigliere regionale o di componente della giunta regionale, spetta l’assegno di fine mandato anche se cessati dalla carica nel corso della legislatura”. Il “peso” dell’indennità “è fissato nella misura dell’ultima mensilità dell’indennità di carica lorda percepita dal consigliere cessato dal mandato, moltiplicata per ogni anno di effettivo esercizio del mandato”.

Antonella Laricchia, candidata contro Emiliano alle scorse elezioni, assente dalla seduta ha dichiarato: “Se fossi stata presente avrei votato no e avrei denunciato quanto stava accadendo. Già nella scorsa legislatura avevano provato a reintrodurre il trattamento di fine mandato, non riuscendoci. Questa volta invece nel silenzio generale questa norma è passata”.

“Non si tratta di una normale liquidazione, come stanno cercando di far passare, dal momento che i soldi saranno versati solo dalla Regione mentre normalmente sono i lavoratori ad accantonare una quota mensile del loro stipendio per il tfr”.

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