Questione Arneo. Comunicato Amministrazione comunale.

Il Sindaco di Mesagne ha inviato una nota ufficiale al Commissario dell'Arneo per chiedere la revoca del tributo richiesto ai cittadini mesagnesi proprietari di beni immobili agricoli o extraagricoli ricadenti nel perimetro di contribuenza del Consorzio.

 

Secondo lo spirito e la lettera delle due più recenti leggi regionali che hanno normato i cosiddetti «contributi di bonifica», la spesa a carico dei consorziati deve essere effettuata sulla base di indici di beneficio definiti da nuovi «piani di classifica». Inoltre, i proprietari di beni immobili agricoli ed extragricoli interessati sono obbligati al pagamento dei contributi di bonifica relativi alle spese per la manutenzione, l'esercizio e la gestione delle opere di bonifica e delle spese di funzionamento del Consorzio, detratte le somme erogate dalla Regione e/o da altri enti pubblici per la manutenzione anche straordinaria e l’esercizio delle opere pubbliche di bonifica.

Va da sé quindi che il pagamento della tassa sia dovuto soltanto in funzione della effettiva realizzazione delle opere di bonifica e non semplicemente dall'essere compresi nel perimetro di intervento del Consorzio.

Ci sono poi delle ragioni puntuali e specifiche che riguardano l'agro di Mesagne e che dimostrano come la richiesta dell'Arneo possa essere considerato un atto non legittimo. Gli interventi programmati nel Piano di classifica (uno di manutenzione straordinaria per il ripristino della funzionalità idraulica del Canale Reale per un importo di 333mila euro ed uno di manutenzione straordinaria per la disostruzione delle voragini site nel comprensorio dell'Arneo per un importo di 300mila euro), i cui progetti esecutivi sono stati approvati sia per presa d'atto dalla Giunta Municipale mesagnese, sia dal Commissario Straordinario) sono stati interamente finanziati dalla Regione Puglia con una determina del Dirigente del Servizio Foreste alla fine dello scorso anno, attingendo a fondi POR ed ai fondi straordinari per la lotta alla Xylella. Perchè dunque i contribuenti dovrebbero pagarli nuovamente? Come se ciò non fosse sufficiente, agli uffici comunali non risultano interventi di bonifica ultimati nel 2014, come invece indicato dagli avvisi di pagamento trasmessi.

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