Bozzetti (M5S): sul deposito idrocarburi
Manca ormai poco più di un mese alla scadenza, prevista per domenica 8 novembre, per la presentazione di osservazioni sul progetto di “Realizzazione di un deposito costiero di idrocarburi,
gasolio e benzina, con annesso terminale di carico sito nell’area prospiciente la banchina Costa Morena Riva del porto di Brindisi”.
“Sono giorni di “assordante” silenzio quelli che precedono questa scadenza, – commenta il Consigliere Regionale M5S Gianluca Bozzetti – ormai a Brindisi non ci fa più caso nessuno, ma è necessario evidenziare, invece, come lavori che riguardano strutture ad alto rischio d’incidente e quindi altamente pericolosi per la salute dei cittadini, passino sempre più inosservate. Fatta eccezione per qualche report presente su alcune testate online, quasi nessuno sembra aver posto la dovuta attenzione su progetto estremamente pericoloso per la cittadinanza: vien da pensare che c’è sempre un interesse a tenere il cittadino all’oscuro di tutto.”
Il progetto è stato presentato dalla Brundisium S.p.A. e prevede la realizzazione di un deposito costiero di 8 serbatoi per lo stoccaggio di idrocarburi (gasolio per autotrazione e benzina) con annesso terminale di carico. Il deposito verrà collegato attraverso una condotta di 540 m di adduzione alla banchina di riva del porto di Brindisi.
“Idee che spesso ci vengono presentate come “grandi progetti occupazionali” o “strategici per il territorio” – prosegue Bozzetti – ma che ormai finiscono quasi sempre con l’inquinare il nostro già vessato ambiente. Questa volta però, con abbiamo l’aggravante di un impianto dagli elevatissimi rischi incidentali per la cittadinanza, in quanto quasi a ridosso di zone estremamente antropizzate. Ciò che si prospetta, quindi, è una nuova opera pericolosa, costosa e completamente inutile per la crescita della nostra città, che non può più permettersi di investire in un modello di sviluppo palesemente fallimentare – e conclude Bozzetti – Invito tutti gli uffici competenti del Comune e della Provincia di Brindisi a presentare le proprie osservazioni prima che sia troppo tardi, sempre che gli attuali amministratori non siano ormai troppo presi dalle beghe interne partitiche o peggio ancora, si siano rassegnati nel vedere per Brindisi un unico sviluppo possibile, quello industriale. La naturale vocazione della nostra città è stata e deve ritornare ad essere quella turistico-culturale”.
COMUNICATO STAMPA