L'amministrazione comunale e la questione "determine"

La battaglia più dura che il Sindaco Molfetta dovrebbe affrontare e necessariamente vincere, non per motivi politici ma per rispetto verso tutti i cittadini è quella

contro il “potere governativo” dell’Amministrazione comunale.

Proprio così!

Per motivi contingenti all’interno della pubblica amministrazione (non solo quella di Mesagne) da sempre si costituisce un raggruppamento di operatività che si instaura per continuità di gestione e per esperienza acquisita. E tale raggruppamento è quello che condiziona ogni e qualsiasi amministrazione. Basta vedere le dichiarazioni pubbliche dell’Assessore Stefano Esposito a proposito della struttura amministrativa di Roma Capitale per capire di cosa stiamo parlando.

Una considerazione vale per tutti: il bilancio comunale!

Noi non ci stiamo! Siamo convinti che una tale situazione quella del bilancio tecnico (per intenderci quello approvato a Mesagne) non sia sufficiente per la cittadinanza e siamo maggiormente convinti che, comunque, le strutture devono andare “naturalmente” verso l’organizzazione di un bilancio sociale per soddisfare i parametri della “trasparenza amministrativa”.

Trasparenza non significa solo portare i pochi cittadini (che ancora non riescono a percepirne il valore) nei cantieri della riqualificazione (ex campo sportivo di Via Sasso), ma trasparenza significa tagliare il cordone ombelicale al modo vecchio di “fare politica” attraverso comparaggi, piccoli favori, decisioni prese per motivi di urgenza e soprattutto elargizioni di prestazioni e risorse a qualsiasi struttura locale, ad associazioni, a comitati che non presentano i loro bilanci economici con i consuntivi finali. Diamo atto che, negli ultimi tempi, ci sono solo “patrocini morali” ma sarebbe interessante finanziare il Comitato feste patronali a condizione che venga reso pubblico il bilancio consuntivo dello stesso Comitato oppure conoscere analiticamente i costi ed il consuntivo dell’ “estate mesagnese”. Non è una richiesta per contestare e/o stigmatizzare quel che è stato fatto ma per evitare scelte non condivisibili nell’immediato futuro!

Una cosa strana che ci insospettisce è la resistenza che ormai dura da molto tempo sulla questione delle “DETERMINE”.

Il “potere governativo” resisterà oltre ogni dire su questa questione di pubblicazione on-line e le dirà Sindaco che ci sono motivi di “privacy” che impediscono una tale attività. E’ il settore considerato “il ventre molle” delle Amministrazioni. Qualcuno comunque dimentica che Mesagne non è una repubblica a se stante e la legge 33/2013 è abbastanza chiara. Se vuole convincersi di ciò è sufficiente dare uno sguardo in Internet e visitare i siti istituzionali di qualche paese limitrofo che, a livello di risorse, non ha alcun elemento di confronto con la nostra città. Si accorgerà che le “DETERMINE” sono pubblicate “integralmente” nel rispetto della privacy! Solo i dati “sensibili” (salute, situazioni disagiate, minori) sono giustamente ed a buon diritto preservati con la pubblicazione delle sole iniziali ma tutto il resto viene pubblicato ivi comprese nomi e cognomi di fornitori, di ditte in un elenco progressivo di atti amministrativi dove non esistono i “numeri vuoti” definiti tali per arcani e non giustificati motivi e dove ad un numero corrispondente non è scritto solo: “Pagamento fattura” (vedasi la n. 1080/2015) senza conoscere il come, il quando ed il perché di tale documento contabile!

Detto questo ancora un invito per la pubblicazione integrale delle determine chiedendo anche alle minoranze di qualsiasi gruppo di esigere che tale scelta di campo venga fatta in termini celeri e, nel contempo, che vengano pubblicati i responsabili della trasparenza rispetto al settore (se è unico) o più settori amministrativi.

Perdurando tale situazione, non abbiamo perplessità a impegnare gli uffici legali di associazioni dei consumatori per verificare se nella fattispecie dovessero ipoteticamente rilevarsi elementi di omissioni e/o semplici ritardi in atti di Ufficio in funzione delle norme vigenti (cfr. art. 4 della legge 33/2013 che prevede esclusione solo dei dati sensibili ed atti giudiziari).

Resta inteso che questo problema è il primo che viene presentato al nuovo segretario generale della città di Mesagne.

Il viandante azzurro

Per offrirti il miglior servizio possibile questo sito utilizza cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego in conformità della nostra Cookie Policy.