Cittadini Attivi: aumento della differenziata e cittadini virtuosi?
ma i dati che dicono?
I Cittadini Attivi di Mesagne ritengono che, dagli unici dati a disposizione sulla raccolta dei rifiuti a Mesagne (Gennaio e Febbraio 2016), le dichiarazioni dell’Amministrazione Comunale non sarebbero corrette.
Intanto c’è da dire che i dati della raccolta rifiuti di Mesagne sono fermi ad Agosto 2015, come si evince dal sito web della Regione Puglia, a differenza degli altri comuni della provincia per i quali i dati sono sempre aggiornati. È ora che qualcuno risponda ai cittadini.
Prendendo in considerazione i dati di Gennaio e Febbraio, l’unico dato chiaro è una riduzione generale di rifiuti conferiti senza l’aumento totale del differenziato al contrario della tesi sostenuta dall’Amministrazione.
Non è neanche plausibile considerare la raccolta dei rifiuti abbandonati nelle periferie come un’operazione straordinaria ed eccezionale che fa alterare i dati, come dichiarano i nostri amministratori, perché è un fenomeno costante e comunque è rifiuto prodotto in casa che fa media con tutto il resto in termini anche di costi per i cittadini.
Sorgono diverse domande che ci poniamo:
-Questo calo di rifiuti non può dipendere anche dalle disposizioni che l’Assessorato ha dato agli operatori incaricati alla raccolta? Ovvero può dipendere dalla tendenza a non ritirare il rifiuto che si ritiene non conforme e dal timore del cittadino di incorrere in errori che potrebbero costargli la multa?
-I Mesagnesi stanno progressivamente producendo meno rifiuto, sia differenziato che non, oppure il calo è da considerarsi come un aumento di abbandono di rifiuti nelle periferie?
-Se circa 10 giorni fa è stata effettuata una raccolta dei rifiuti abbandonati, come mai le periferie sono oggi già piene di rifiuti di ogni genere?
-La necessità di affrontare questi aspetti potrebbe considerarsi un modo per distrarre la popolazione dalle vere criticità sulla gestione dei rifiuti e da chi avrebbe le reali responsabilità?
Riteniamo azzardate le considerazioni ottimistiche offerte alla cittadinanza perché non è semplice fare un’analisi seria dei dati ma soprattutto non si comprende come sia stata effettuata la lettura degli stessi.
Oggi ci ritroviamo in una condizione disastrosa e di emergenza non dovuta ai cittadini che possiamo definire poco virtuosi ma probabilmente chi ci ha amministrato e continua a farlo!
A Mesagne manca una visione che possa essere lungimirante. Si pensa sempre alla contingenza senza mai considerare le conseguenze delle scelte a medio e lungo periodo. Manca un piano chiaro riguardo la gestione complessiva del rifiuto. Manca una vera pianificazione urbanistica. Manca la capacità di intervento, anche immediato, pur avendo strumenti che possono portare benefici in termini di economicità, ricchezza, lavoro, riduzione e riciclo del rifiuto.
Da sempre sosteniamo un altro modo di gestire il rifiuto più volte ribadito che non avrebbe mai portato alle condizione in cui ci troviamo.