Una nota dei gruppi di opposizione sulla questione Asl (direttore compreso).
Lascia basiti la risposta della direzione generale della ASL di fronte all’ invito rivolto al Direttore Generale
dall’Amministrazione comunale a prendere parte ad un Consiglio Comunale monotematico sul redigendo piano di riordino ospedaliero.
Il Consiglio, richiesto dai sei consiglieri di opposizione, non era stato fissato nell’ultima conferenza dei capigruppo (29 Aprile u.s.) per via dell’indisponibilità del Direttore Generale per tutto il mese di Maggio.
Dalla lettera portata alla conoscenza di tutti i consiglieri comunali solo ieri (20 Maggio), si apprende che lo stesso Direttore non sarà disponibile per tutto il mese di Giugno e propone di programmare “un confronto costruttivo sulle tematiche in argomento” presso la sede della ASL nel mese di Luglio.
Quindi non un consiglio comunale da tenersi a Mesagne, così come richiesto dai consiglieri di opposizione, bensì un incontro con l’Amministrazione a cose fatte.
Se questo è il peso politico e istituzionale dell’Amministrazione che avrebbe dovuto “portare Mesagne in serie A” non si può non essere seriamente preoccupati per la prospettiva ed il futuro della città.
Ad oggi l’Amministrazione è sembrata più impegnata ad evitare un confronto e un dibattito pubblico, aperto a più soluzioni, su un tema fondamentale come il diritto alla salute dei cittadini che dovrebbe rappresentare.
La risposta del Direttore Generale, infatti, è pervenuta al Comune di Mesagne in data 13 Maggio ma è stata inoltrata ai consiglieri comunali solo ieri, ad una settimana di distanza, forse per evitare che ci fossero tempi utili per organizzare una discussione entro la fine di questo mese, prescindendo anche dalla presenza del Direttore Generale.
I gruppi consiliari di opposizione ritengono che non sia più consentito a nessuno tergiversare ed è venuto il momento di dare seguito alla richiesta depositata nell’ormai lontano 7 Aprile scorso considerato che, per il numero di richiedenti, il consiglio andava convocato da regolamento entro venti giorni dalla data in cui è stata protocollata la richiesta. La presenza del direttore generale, che sarebbe stata utile, non è certo vincolante ai fini dello svolgimento del Consiglio Comunale. È tempo che la politica e le Istituzioni locali discutano, nelle sedi opportune, e facciano scaturire degli orientamenti, per i quali pretendere rispetto ad ogni livello istituzionale, in tema di sanità e diritto alla salute dei cittadini. Se così non sarà saremo costretti a ricorrere presso gli organi deputati a far rispettare il regolare funzionamento delle Istituzioni democraticamente elette.
Gruppi consiliari
PD - Io ci credo
Mesagne per Guarini Sindaco
Gruppo misto