La risposta del Sindaco all'interpellanza del gruppo Pd-Io ci credo dal tema "Obiettivi meno nobili dietro ai progetti Sprar".
In premessa corre l’obbligo di precisare che l’atto di indirizzo politico è esplicitato nella delibera di Giunta n.334 del 6-11-2015 dalla quale si evincono gli obiettivi che l’A.C. ha inteso realizzare
con la partecipazione al Bando in oggetto ovvero, in linea con una vocazione storica consolidata nel tempo nella nostra comunità che va nella direzione di favorire l’accoglienza e l’integrazione dei soggetti extracomunitari ed implementare processi di multiculturalità, si è ritenuto opportuno aderire alla Rete SPRAR proposta dal Ministero dell’Interno per garantire protezione internazionale e umanitaria anche per gli adulti richiedenti asilo cosi come già avvenuto per i minori, rispetto ai quali esiste un progetto in corso che ci risulta essere segnato da risultanze molto positive in termini di integrazione sociale e culturale. Altro elemento non secondario a sostegno dell’iniziativa intrapresa è la possibilità di determinare occasioni di occupazione, sviluppo e interrelazioni sociali virtuose nella nostra città. Su questi aspetti ci pare preminente la responsabilità politica mentre per gli aspetti più propriamente tecnici si rimanda a quanto di seguito esplicitato dalla responsabile del servizio dott.ssa Franco, da cui si evince una piena legittimità dei procedimenti amministrativi attivati.
Relativamente ai quesiti posti si informa che:
- Le modifiche intercorse nella definizione delle strutture di accoglienza sono state effettuate dal Soggetto Attuatore al fine di organizzare condizioni materiali di accoglienza in linea con quanto previsto dal MANUALE OPERATIVO SPRAR e quindi funzionali alla realizzazione degli obiettivi del progetto. Si precisa inoltre che il cambio delle strutture di accoglienza, anche in fase di esecuzione del progetto, E’ SEMPRE POSSIBILE, come da art. 11 del Decreto del Ministero dell’Interno del 30 luglio 2013 seguendo le modalità di cui alla Circolare del Servizio Centrale del 26 maggio 2016;
- Successivamente all’aggiudicazione definitiva della gara ed in fase di stesura dell’elaborato progettuale definitivo da candidare al Ministero dell’Interno, il soggetto attuatore ha ritenuto di dover cambiare alcune delle strutture di accoglienza precedentemente individuate al fine di rafforzare l’intera proposta progettuale. Detta variazione, ritenuta dal soggetto attuatore più funzionale alla realizzazione degli obiettivi progettuali ai sensi MANUALE OPERATIVO SPRAR (capitolo CONDIZIONI MATERIALI E GESTIONALI DI ACCOGLIENZA) non ha inciso sulla qualità progettuale e sulle modalità di erogazione dei servizi di cui all’art. 8 del Decreto del Ministro dell’Interno del 01.08.2015;
- L’elaborato progettuale è conforme a quanto richiesto dal Decreto del Ministro dell’Interno del 01.08.2015 Registrato alla Corte dei conti in data 25.09.2015. Appare evidente che qualora detto elaborato fosse stato anomalo o non conforme a quanto disposto dal su citato decreto, NON sarebbe stato inserito al 75° posto nella graduatoria di cui al Decreto del Ministro dell’Interno del 30.05.2016 riportante i 174 enti locali ammessi al finanziamento a carico del Fondo Nazionale per le Politiche e i Servizi dell’Asilo (FNPSA) per gli anni 2016-2017;
- Le strutture individuate per l’accoglienza rispettano i requisiti dell’art. 9 del bando SPRAR. Sono state valutate idonee all’accoglienza dal Ministero dell’Interno che ha esaminato l’intera documentazione a supporto delle stesse prevista dall’allegato B1. Tali strutture sono pienamente e immediatamente fruibili come risulta dai preliminari d’affitto e dai certificati di agibilità o similari. Si ricorda ad ogni modo che anche in fase di esecuzione del progetto, E’ SEMPRE POSSIBILE, come da art. 11 del Decreto del Ministero dell’Interno del 30 luglio 2013 seguendo le modalità di cui alla Circolare del Servizio Centrale del 26 maggio 2016;
- La dichiarazione di cui all’allegato B2 è stata sottoscritta sulla base della relazione tecnica predisposte dall’ ufficio preposto ed in considerazione dei preliminari d’affitto e dei certificati di agibilità degli immobili;
- Come da art. 13 comma b, del Decreto del Ministro dell’Interno del 01.08.2015 – Bando SPRAR, sono stati sottoscritti gli allegati B, B1, B2, B3, C, C1;
- La relazione tecnica prodotta dall’ufficio competente e relativa alle strutture individuate per l’accoglienza dal soggetto attuatore, ha autorizzato un numero di 37 posti letto a fronte dei 40 preventivati al fine di garantire un maggior confort ai beneficiari accolti;
- Gli importi relativi agli affitti delle strutture di accoglienza individuate dal soggetto attuatore e concordati tra quest’ultimo ed i proprietari degli stessi erano noti come si evince dai preliminari d’affitto presentati e dalla microvoce cod.L3 dell’allegato C;
- Come da Manuale unico della rendicontazione, nella microvoce cod.L3 si rendicontano TUTTI i costi relativi ad “Affitto locali, condominio, cauzioni, registrazione contratti riferiti all’anno”. La ragione del divario tra l’importo complessivo degli affitti e la somma imputata nella microvoce è dovuta alla previsione di spesa necessaria alla registrazione dei contratti d’affitto. Si precisa inoltre che, fatti salvi alcuni vincoli economici, gli importi di cui al Piano Finanziario Preventivo sono puramente indicativi e possono subire variazioni durante tutta la fase di implementazione del progetto
- Le strutture di accoglienza sono state scelte dal soggetto attuatore sulla base di una pluriennale e consecutiva esperienza nella gestione dei progetti SPRAR e nel rispetto di quanto previsto nel MANUALE OPERATIVO;
- Il contratto, individuato quale strumento di maggior tutela per l’ente, disciplinante i rapporti tra il Soggetto Attuatore e Comune di Mesagne è in corso di sottoscrizione.
Si ricorda inoltre che le informazioni fornite devono essere trattate nel rispetto delle norme a tutela della privacy e della riservatezza degli utenti beneficiari dei servizi alla persona.
Divulgare a terzi informazioni altamente riservate, quali gli indirizzi delle strutture destinate all’accoglienza SPRAR, oltre a pregiudicare il diritto alla riservatezza e protezione dei richiedenti asilo e rifugiati destinatari del servizio, ha esposto a gravissimo rischio i futuri beneficiari che, ricordiamo, possono subire anche in Italia, per mano di connazionali persecuzioni a causa del loro orientamento