Il Sindaco Pompeo Molfetta sul tema della Partecipazione e Gestone dei Beni Comuni.
"Apprendo con favore che la Regione Puglia, dopo l’Emilia e la Toscana, sta per varare una legge quadro sulla partecipazione,
con l’obiettivo di rendere sempre più direttamente partecipe e protagonista il cittadino alla vita pubblica. Il presidente Emiliano ha illustrato le linee guida del disegno di legge da cui si evince che vi sono sostanziali punti di convergenza con il nostro progetto su un impianto complessivo che noi stiamo già adottando nei fatti. Convergono gli indirizzi programmatici sul tema, convergenti sono le premesse politiche così come una parte degli strumenti operativi proposti.
Il vecchio sistema della rappresentanza, incardinata sul ruolo dei partiti politici, delle forze sindacali, delle associazioni di categoria non riesce più a soddisfare il bisogno individuale e collettivo di conoscenza, di proposta, di condivisione. I cittadini non vogliono più essere considerati mero strumento di consultazione da utilizzare per avallare decisioni predeterminate ma chiedono forme nuove e più avanzate di partecipazione, maggiore responsabilità e maggiori poteri decisionali. Pretendono giustamente di essere parte attiva nella fase istruttoria dei processi, chiedono di condividere progettazione, gestione e controllo degli interventi che riguardano l’uso e l’assetto del territorio, la rigenerazione urbana, la tutela ambientale, i beni comuni materiali e immateriali ecc.
In questo passaggio culturale si compie una trasformazione sostanziale del nostro sistema democratico che passa da un modello di democrazia indiretta-mediata, ad un modello di democrazia diretta incardinata sulla cittadinanza attiva. In questo processo evolutivo il principio elementare della partecipazione si compenetra nel più complesso principio della condivisione, della “sussidiarietà orizzontale”.
Su questi presupposti concettuali si è mossa da subito l’amministrazione in carica avviando una serie di percorsi che sostanziano l’avvio di un nuovo modo di concepire la partecipazione. Si parte dall’esperienza originale dei “cantieri aperti” avviati dall’assessore Librato in concorso con il comitato di quartiere “ex campo sportivo” per la condivisione della varianti progettuali e del controllo sui passaggi finali della realizzazione del parco “Potì”. L’esperienza continua con l’attivazione dei processi partecipativi per la realizzazione dei “patti di collaborazione” finalizzati alla gestione degli spazi e degli eventi del parco su cui si sta spendendo l’impegno dell’assessore Pisanò e naturalmente di tanti cittadini attivi.
I patti di collaborazione già sottoscritti possono essere giuridicamente formalizzati, repertati e quindi regolarmente avviati perché il Consiglio Comunale nei giorni scorsi ha approvato il regolamento “Labsus” per la gestione condivisa dei beni comuni che ne rappresenta la cornice normativa generale. Intanto altri comitati di cittadini stanno chiedendo al comune la sottoscrizione di ulteriori “patti di collaborazione” come quello per la gestione del giardino antistante la chiesa del Carmine in piazza S. Michele Arcangelo e per la gestione dell’impianto sportivo di quartiere della zona Manfredonia, segno evidente che questo processo ha un valore ed una prospettiva che i cittadini hanno subito colto.
In parallelo si è attivato un altro importante percorso partecipativo con tutte le rappresentanze sociali della città per cercare di realizzare, organizzare e disciplinare i quartieri e i loro organi di rappresentanza. Su questo fronte specifico è impegnato il consigliere delegato Alessandro Campana che con altri operosi cittadini stanno cercando di traguardare la adozione del regolamento, l’approvazione della cartografia dei nuovi quartieri e la elezione degli organi di rappresentanza che dovrebbe tenersi in autunno.
Sono dunque in campo una serie di iniziative, di confronti, di esperienze umane e sociali che stanno rivitalizzando il dibattito pubblico e la voglia di protagonismo dei mesagnesi. Si tratta tuttavia di teneri germogli che potrebbero rapidamente seccare specie se la politica non ne coglie il senso, se li vive come una minaccia o se cerca magari di metterci su il cappello come è spesso successo in passato.
Su questo fronte ora sappiamo di avere nella Regione Puglia un alleato in più con cui cercare forme di collaborazione per irrobustire un progetto che rilancia il valore della politica in una forma nuova e più libera".
Pompeo Molfetta