Ferragosto caldo a Mesagne: per il ciclo dei rifiuti ProgettiAmo Mesagne, Mesagne Moderata e Forza Italia si rivolgono all'Autorità Nazionale Anticorruzione. Pubblichiamo comunicato e lettera.
Come è noto gli interessi economici che gravitano intorno al ciclo dei rifiuti sono imponenti,
ed è proprio in questo settore che le amministrazioni pubbliche devono porre la massima attenzione quando sono chiamate a fare delle scelte, atteso che l’enorme quantità di denaro in gioco diventa facile veicolo del malaffare e della corruzione.
A Mesagne, in questi anni, vi sono stati diversi cambiamenti nella gestione del servizio, e se da un lato si è consolidata la raccolta differenziata(aspetto positivo), dall’altro è vertiginosamente salito il costo del servizio con il conseguente innalzamento della tasse a fronte però di servizi sempre meno puntuali o addirittura erogati a singhiozzo.
È lecito chiedersi il perché di tutto questo? E’ lecito chiedersi perché da più di tre anni proroghiamo un contratto frutto non di una regolare e trasparente gara d’appalto ma bensì di un affidamento diretto illegittimo, così come stabilito dall’AVCP nel 2013? E’ lecito chiedersi perché a Mesagne la teoria seconda la quale “più differenzio e meno pago” non è applicabile? Sul punto vi sono dati inoppugnabili: differenziamo circa il 60% del rifiuto prodotto da cui si traggono impercettibili benefici, un misero 6%, rispetto al costo totale del servizio(circa 5 milioni di euro, circa il 10% del bilancio comunale)! È evidente , dunque, che il sistema non funziona.
Ed ora siamo arrivati ad un punto di massima criticità nel nostro territorio, fra impianti chiusi per lo smaltimento dell’indifferenziato (a causa di problemi ambientali e giudiziari) ed impianti privati al collasso per lo smaltimento dell’umido, inoltre ci troviamo nella massima incertezza sulla futura gestione del servizio di raccolta degli RSU, visto che la recente legge regionale in materia ha soppresso le ARO ed istituito un nuovo organismo i cui tempi di costituzione sono imprecisati! In tutto questo assistiamo al deprecabile gioco dello scarica barile sulla pelle dei cittadini, ognuno addossa ad altri le responsabilità!
Per parte nostra abbiamo pensato utile ricostruire, sommariamente, ciò che è avvenuto nella nostra città in questi ultimi quattro anni e porre, all’ANAC, dei quesiti al fine di verificare la correttezza delle procedure adottate ed anche per ricevere suggerimenti su come procedere per il futuro stante le difficoltà sopra descritte. Le domande poste all’autorità anticorruzione sono le seguenti:
1)Se intravede comportamenti negligenti, a livello politico-amministrativo, riguardo alla gestione del servizio dal 2012 ad oggi e se ciò ha comportato danni di natura economica all’erario e ai cittadini in generale;
2)Se, riguardo all’utilizzo reiterato, da parte del Comune di Mesagne, dello strumento dell’ordinanza contingibile ed urgente, che ha per sette volte prorogato un contratto peraltro ritenuto illegittimo dall’AVCP si intravede una violazione del d.l. n. 80 del 2008(convertito in legge 123/2008) che ha modificato il comma quarto dell'art. 191 del D.leg. 152/2006, dove si afferma che le ordinanze, contingibili ed urgenti, “possono essere reiterate per un periodo non superiore a 18 mesi per ogni speciale forma di gestione dei rifiuti”;
3)Se, il comune di Mesagne, stante le continue inadempienze dei diversi organi di gestione del servizio rifiuti della regione Puglia(OGA, ATO, ARO) avrebbe potuto agire in modo diverso per tutelare i cittadini espletando gare in autonomia; 4)Se, il Comune di Mesagne, laddove le procedure della gara ponte dovessero avere esito negativo, può procedere ad indire autonomamente una gara d’appalto ad evidenza europea (tramite SUA), nelle more della costituzione dei nuovi organismi intermedi - denominati Aree Omogenee dalla recente Legge Regionale pugliese - (i cui confini dovranno essere definiti dalla giunta regionale in tempi ancora imprecisati) che dovrebbero occuparsi della gestione del servizio di spazzamento, raccolta e smaltimento degli RSU.
Antonio Calabrese (Progettiamo Mesagne),
Carmine Dimastrodonato(Mesagne moderata),
Giovanni Guarini (Forza Italia)
All’Autorità Nazionale Anticorruzione
c/o Galleria Sciarra
Via M. Minghetti, 10 - 00187 Roma
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Al Presidente dell’Autorità Anticorruzione
Dr. Raffaele Cantone
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
p.c.: Al Prefetto di Brindisi
Dr. Annunziato Vardè
c/o Prefettura di Brindisi
Piazza S. Teresa, 1
72100 – Brindisi –
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Oggetto: Segnalazione situazione gestione servizio rifiuti nel Comune di Mesagne (BR)
PREMESSO:
- Che il servizio di spazzamento raccolta e trasporto degli RSU è affidato, dal gennaio 2010, allo stesso gestore: l’ATI Axa Gial Plast.
- Che nel 2012, con contratto n° 7526 stipulato in data 7 maggio 2012, al gestore di cui sopra, fu riaffidato, per 18 mesi(scadenza 30 giugno 2013), il servizio di raccolta e spazzamento RSU del Comune, di Mesagne con modalità di svolgimento differenti rispetto al precedente in quanto veniva introdotto il servizio di raccolta differenziata porta a porta.
- Che, tuttavia, tale contratto fu il risultato di una rinegoziazione, fra il Comune di Mesagne e l’ATI sopra menzionata, che l’AVCP, con Deliberazione n. 6 Adunanza del 20 febbraio 2013 ritenne illegittima. Si riporta il dispositivo di quella deliberazione:
“il consiglio
-ritiene che il regolamento di gara per l’affidamento del servizio in argomento non sia in linea con la normativa vigente, poiché contiene un’opzione di proroga, alla scadenza del contratto, come alternativa ordinaria alla procedura di evidenza pubblica non motivata da speciali circostanze, in difformità dall’art. 23 della legge n. 62/2005; e poiché l’importo a base d’asta stimato non tiene conto dell’opzione di rinnovo del contratto (poi attuata), in contrasto con il dettato dell’art. 29 del Codice;
-ritiene che il successivo affidamento diretto all’ATI AXA srl - GIALPLAST srl sia in contrasto con l’art. 57 comma 5 del Codice dei contratti, in quanto non ricorrono i presupposti previsti dalla legge per il ricorso alla procedura negoziata;
-Invita la stazione appaltante a rendere note, entro trenta giorni dal ricevimento della presente deliberazione, le eventuali iniziative assunte in autotutela;
-dà mandato alla Direzione Generale Vigilanza Lavori Servizi e Forniture affinché comunichi la presente deliberazione alla stazione appaltante nonché all’esponent
-Che a seguito di tale censura da parte dell’AVCP il comune di Mesagne adottò, non tempestivamente, una D.G.C. - n° 89/2013 dell’11/04/2013 - in cui dichiarava di volersi uniformare alla decisione dell’Autorità, procedendo ad indire gara d’appalto, salvo richiedere alla regione un parere sulla competenza ad istruire autonomamente procedura di gara in deroga all’art. 24 comma 2 L.R. n° 24 del 20/09/2012;
-Che in data 11 aprile 2013 si costituì formalmente l’ARO 2 Brindisi Sud tra i comuni di Brindisi, Mesagne, San Donaci, Cellino San Marco e Torchiarolo, i quali sottoscrissero la convenzione che regolava i rapporti per la gestione del servizio di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani;
-Che in data 12 Aprile 2013 il comune di Mesagne (tramite PEC pr. 8676) trasmise all’AVCP la delibera 89/2013 riportante i provvedimenti che intendeva adottare per uniformarsi alla delibera n° 6 del 20/02/2013 della stessa autorità di vigilanza;
-Che il comune di Mesagne, con lettera n° 8780 del 15 Aprile 2013, indirizzata alla Regione Puglia, richiese di poter indire gara d’appalto in deroga alla legge regionale di cui sopra;
-Che la Regione Puglia con lettera pr. 0003503 del 29 aprile 2013, sul punto espresse parere sfavorevole. L’ARO di riferimento del comune di Mesagne si era costituita in data 11 aprile 2013 e quindi, seconda la normativa regionale, entro 90 giorni bisognava individuare un nuovo gestore unico tramite gara indetta dall’ambito di raccolta ottimale.
-Che il Comune di Mesagne, a seguito della risposta della Regione Puglia, richiese, con lettera n° 10877 del 14.05.2013, la convocazione di un’assemblea dell’Aro 2 Brindisi Sud per definire tempi e modalità per procedere ad affidamento del servizio di raccolta, spazzamento e trasporto dei rifiuti solidi urbani per il territorio di Mesagne;
-Che con lettera n° 11479, del 20 maggio 2013, il comune di Mesagne provvide ad aggiornare l’AVCP in merito all’impossibilità di indire autonomamente gara d’appalto visto il parere negativo della Regione Puglia.
-Che, tuttavia, in prossimità della scadenza contrattuale del servizio di raccolta e spazzamento degli RSU del nostro comune, stabilita nel 30 giungo 2013, non era stato prodotto alcun atto propedeutico relativo all’indizione della maxi gara da parte dell’ ARO 2 Brindisi Sud
-Che in data 28 giugno 2013, con ordinanza sindacale contingibile ed urgente n° 7(Allegata alla presente), il Sindaco protempore prorogò il servizio per sei mesi ordinando però, agli uffici preposti, di attivarsi per avviare una procedura negoziata finalizzata all’individuazione di un nuovo gestore per un anno.
-Che tale prescrizione del Sindaco, finalizzata ad individuare un nuovo gestore, fu contrastata dall’ATI Axa Gial Plast che con lettera del 30 luglio 2013, a firma dell’amministratore unico dell’AXA, diffidò l’amministrazione pro tempore a “bandire qualsivoglia nuova gara d’appalto”, preannunciando, in caso contrario, un ricorso al TAR.
-Che, nonostante l’impegno, per l’ARO di riferimento, di individuare un nuovo gestore scadeva, formalmente, in data 12 luglio 2013(vedasi punto 8) l’amministrazione comunale , vista la lettera dell’azienda, non procedette ad attivare alcuna la procedura negoziale.
-Che scaduta l’ordinanza sindacale contingibile ed urgente n° 7 del 30 luglio 2013 ne seguì un'altra, la n° 24, in data 24/12/2013, che prorogò il servizio per ulteriori sei mesi, visti i ritardi dell’ARO 2 Brindisi Sud che, a quella data, non aveva ancora proceduto ad indire gara d’appalto.
-Che stante tale situazione, il comune di Mesagne, nelle more dell’individuazione del gestore unico, decise di prorogare il servizio, sempre attraverso lo strumento dell’ordinanza contingibile ed urgente sia nel giugno 2014(ordinanza n° 60) che nel dicembre 2014(ordinanza n°73), in particolare quest’ultima proroga conteneva un elemento di dubbia legittimità: l’ordinanza contingibile ed urgente non avrebbe potuto prorogare lo stesso servizio per più di 18 mesi.
-Che il reiterato comportamento inadempiente dell’ARO 2 Brindisi Sud portò, nel gennaio 2015, al commissariamento dello stesso organismo al fine di accelerare le procedure di indizione maxi gara.
-Che, nonostante il commissariamento dell’ARO BR 2 che avrebbe dovuto dare un’accelerata all’attivazione delle procedure di gara , solo nel dicembre 2015 si è arrivati ad indire gara d’appalto per un importo pari a circa 232 milioni di euro. Una gara che però, fin da subito, è stata ostacolata da vari ricorsi riguardanti sia questioni tecniche che di merito. Ricorsi al TAR, promossi, fra l’altro, anche dalle due aziende che gestivano, e attualmente ancora gestiscono, il servizio nella nostra città, fino ad arrivare alla decisione del marzo 2016 quando il TAR di Lecce “congela” la gara d’appalto fino all’udienza di merito; tuttavia visti gli ultimi provvedimenti legislativi della regione puglia(approvazione della nuova legge sulla gestione dei rifiuti in data 2 agosto u.s.) che di fatto hanno rimosso le ARO, oggi si rimane nell’incertezza più assoluta riguardo alla gestione del servizio di spazzamento, raccolta e trasporto degli RSU non solo, dunque, per la nostra città ma per tutti i sei comuni dell’ex ARO Br.
-Che dopo la quarta proroga del dicembre 2014 , nel corso del 2015, il comune di Mesagne ha provveduto ad emanare altre due ordinanze contingibili ed urgenti per prorogare il servizio, la n° 10 del 30 giugno(5^ ordinanza consecutiva) e la n° 22 del 30 Dicembre (6^ ordinanza consecutiva).
-Che con delibera di giunta comunale n° 378 del 23 dicembre 2015, il comune di Mesagne dava mandato agli uffici preposti di predisporre gli atti per l’indizione di una “gara ponte” con validità di un anno, mediante procedura negoziata, per l’individuazione di un gestore a cui affidare il servizio “de quo” nelle more dell’espletamento delle procedure della maxi gara di cui sopra.
-Che gli uffici predisposero gli atti per la gara ponte nel marzo 2016, poi rivisti nel maggio 2016 alla luce delle modifiche introdotte dal nuovo codice degli appalti. Da segnalare che il valore dell’appalto, inserito nella gara ponte è di circa il 10% inferiore al costo attuale del servizio(3.200.000 circa iva compresa). Circostanza questa poco chiara atteso che i servizi da espletare non subirebbero variazioni
-Tali procedure(manifestazione d’interesse, presentazione delle offerte e successiva fase di apertura delle buste) si sarebbero dovute concludere nelle terza settimana di Luglio 2016(18 luglio), ma vi sarebbero stati ritardi causati dall’eccessivo carico di lavoro della SUA di riferimento. Vi è da aggiungere che, alcune aziende, hanno richiesto un parere a codesta autorità nazionale su alcune regole introdotte nel bando e non da loro condivise, che di fatto potrebbero allungare ulteriormente le procedure. Intanto il comune di Mesagne, in data 30 giugno 2016 ha emanato la SETTIMA PROROGA consecutiva, con scadenza 30 settembre 2016, con ordinanza contingibile ed urgente n° 5(allegata alla presente).
-Che, come è noto, sul fronte della chiusura del ciclo dei rifiuti, in provincia di Brindisi permane una forte crisi, consolidatasi nel corso del 2015, soprattutto perché l’impiantistica pubblica presente nel territorio si è dimostrata assolutamente insufficiente a soddisfare la domanda. Tale situazione è degenerata allorquando i pochi impianti esistenti, che garantivano la biostabilizzazione e il conferimento in discarica, sono stati chiusi, sia per problemi di natura ambientale, che per questioni legate ai sequestri della magistratura in seguito al caso giudiziario che ha coinvolto l’ex Sindaco di Brindisi e l’azienda Nubile, azienda che ha per lungo tempo gestito le fasi di smaltimento dell’indifferenziato in provincia di Brindisi con cui, fra l’altro, molti comuni del brindisino hanno un contenzioso, atteso che, a parere degli enti locali, sono stati pagati all’azienda in parola, servizi mai effettuati. Inoltre vi sono anche impianti di compostaggio inutilizzabili che costringono i paesi brindisini a migrare fuori provincia e in alcuni casi fuori regione, per smaltire l’umido anche verso impianti privati.
-Che, in tutta questa situazione di grave disagio per i cittadini, consolidatasi nel corso di questi ultimi quattro anni, la tariffa (TARSU/TARES/TARI)è sempre aumentata, addirittura raddoppiata per le abitazioni civili e in molti casi triplicata per le attività commerciali a fronte dell’erogazione di servizi sempre meno puntuali.
-Che, nonostante tutto quanto evidenziato i cittadini mesagnesi si sono dimostrati responsabili e soprattutto virtuosi atteso che la percentuale di raccolta differenziati ha raggiunto punte del 70 %, ora attestatasi intorno al 60% circa.
Tanto premesso, il sottofirmatario consigliere comunale del comune di Mesagne Carmine Dimastrodonato(attuale capo gruppo consiliare del gruppo misto), il sottofirmatario coordinatore del Movimento Politico Progettiamo Mesagne Antonio Calabrese, il sottofirmatario coordinatore locale di Forza Italia Giovanni Guarini, i sottofirmatari, già consiglieri comunali, Domenico Magrì, Alberto Destino e Augusto Guarini, chiedono a codesta autorità:
- Se intravede comportamenti negligenti, a livello politico-amministrativo, riguardo alla gestione del servizio dal 2012 ad oggi e se ciò ha comportato danni di natura economica all’erario e ai cittadini in generale;
- Se, riguardo all’utilizzo reiterato, da parte del Comune di Mesagne, dello strumento dell’ordinanza contingibile ed urgente, che ha per sette volte prorogato un contratto peraltro ritenuto illegittimo dall’AVCP si intravede una violazione del d.l. n. 80 del 2008(convertito in legge 123/2008) che ha modificato il comma quarto dell'art. 191 del D.leg. 152/2006, dove si afferma che le ordinanze, contingibili ed urgenti, “possono essere reiterate per un periodo non superiore a 18 mesi per ogni speciale forma di gestione dei rifiuti”.
- Se, il comune di Mesagne, stante le continue inadempienze dei diversi organi di gestione del servizio rifiuti della regione Puglia(OGA, ATO, ARO) avrebbe potuto agire in modo diverso per tutelare i cittadini espletando gare in autonomia.
- Se, il Comune di Mesagne, laddove le procedure della gara ponte dovessero avere esito negativo, può procedere ad indire autonomamente una gara d’appalto ad evidenza europea (tramite SUA), nelle more della costituzione dei nuovi organismi intermedi - denominati Aree Omogenee dalla recente Legge Regionale pugliese - (i cui confini dovranno essere definiti dalla giunta regionale in tempi ancora imprecisati) che dovrebbero occuparsi della gestione del servizio di spazzamento, raccolta e smaltimento degli RSU.
Mesagne, 5 Agosto 2016
Il Consigliere comunale Carmine Dimastrodonato
Il coordinatore di ProgettiAmo Mesagne Antonio Calabrese
Il coordinatore di Forza Italia Giovanni Guarini
Il già consigliere comunale Domenico Magrì
Il già consigliere comunale Alberto Destino
Il già consigliere comunale Augusto Guarini