Stagione venatoria in partenza senza vigilanza. Casili: “Si rischia una mattanza”
“Il personale della Sezione regionale di Vigilanza - Nucleo di vigilanza ambientale si trova in una situazione di paralisi totale, non avendo più le qualifiche di polizia giudiziaria e le risorse necessarie per assicurare i controlli e scongiurare eventuali atti di bracconaggio e violazioni delle prescrizioni in materia di caccia,
a tutela soprattutto delle specie protette”. lo dichiara il consigliere regionale M5S Cristian Casili che prosegue spiegando che la situazione è ancor più grave dal momento che siamo alla vigilia dell’apertura della stagione venatoria 2016/2017, che partirà il 18 settembre e terminerà il 29 gennaio 2017.
Alla Sezione regionale di Vigilanza, istituita con L.R. 37/2015, competono infatti le funzioni di controllo e vigilanza ambientale derivanti dalle competenze non fondamentali delle Province, e in particolare la vigilanza su caccia, pesca e ambiente e la salvaguardia del patrimonio ambientale, ittico e faunistico. “Tali compiti - prosegue Casili - erano precedentemente delegati alla Polizia Provinciale, il cui personale, oggi transitato nella neo istituita Sezione, è altamente specializzato in materia, avendo per decenni svolto questi compiti, acquisendo un’approfondita conoscenza del territorio rurale e delle dinamiche migratorie”.
L’attribuzione di adeguate qualifiche per lo svolgimento dell’attività di vigilanza venatoria si rende tanto più necessaria in considerazione del fatto che il calendario prevede che, per i residenti in Puglia, saranno consentite tre giornate settimanali fisse, individuate in mercoledì, sabato e domenica e che dal 3 al 30 ottobre, le tre giornate di caccia potranno essere individuate a scelta del cacciatore tra lunedì, mercoledì, giovedì, sabato e domenica, con un potenziale di 5 giornate a settimana. L’estensione di fatto delle giornate di caccia nel mese di ottobre comporta gravi conseguenze, soprattutto per le specie a rischio.
“Per tutte queste ragioni - conclude Casili - ho presentato un’interrogazione urgente per conoscere quali misure la Regione intende mettere in campo nella prossima stagione venatoria al fine di assicurare un’adeguata attività di vigilanza, garantendo il riconoscimento delle qualifiche di polizia giudiziaria al personale del Nucleo di vigilanza ambientale, e assicurare il rispetto delle prescrizioni imposte dalla normativa nazionale ed europea, al fine di tutelare il patrimonio avifaunistico regionale”.