Sulla chiusura del passaggio a livello, minoranze "spigolose" con l'Amministrazione

La politica non è una invenzione malefica per imbrogliare la gente, così come non si inventa la capacità di praticarla provando a far coesistere diritti, bisogni e legittimi interessi.

Quando si passa dalla semplicità di qualche slogan elettorale ( “Diamoci una mano”) alla complessità dei problemi è facile rendersene conto.

Il contenzioso con le Ferrovie dello Stato, che dura da trent’anni, non è un evento climatico, da subire passivamente e univocamente, ma un rapporto tra soggetti con diverse responsabilità da rappresentare e far rispettare.

Le Ferrovie dello Stato, che chiedono 4 milioni di euro per infrastrutture già realizzate, hanno la responsabilità di consegnare le opere a norma , quindi allargare il cavalcavia nei pressi di via Damiano Chiesa e realizzare un passaggio pedonale. Così come il Comune avrebbe l’onere di verificare per se, attraverso apposite perizie, tali realizzazioni siano a norma.

Occorre, oltre che mettere la società RFI di fronte alle proprie responsabilità, rappresentare il fatto che nei rapporti continui e duraturi tra soggetti pubblici (Comune e Ferrovie dello Stato) nessuno può permettersi di sottrarsi al confronto e l’Amministrazione, se ne è capace, deve far valere tutto il suo peso politico pretendendo rispetto per i propri concittadini. Non ci sono contenziosi che tengano, ma serve un’iniziativa autorevole ispirata alla ricerca di accordi condivisi; i treni passavano, passano e passeranno nella nostra città, cosi come hanno fatto fino ad oggi senza abbassare i pali dei passaggi a livello! (rimarrebbe aperto ancora quello di via San Vito). Garantire la sicurezza e l’incolumità dei cittadini,  far sì che i residenti nelle aree che ricadono oltre il passaggio a livello non restino completamente isolati dal contesto urbano, non può essere un onere che ricade solo sul Comune di Mesagne, a maggior ragione se a farne le spese sono i cittadini stessi. I quali, a ragion veduta, non sono disposti a subire passivamente imposizioni e disagi. Siamo curiosi di sapere cosa pensa di tutto ciò l’assessore Catanzaro che abita al di là della “linea maginot” !

Caro Sindaco: Lei non può limitarsi a “comunicare” ai cittadini decisioni già prese da altri. Comprendiamo molte cose, certo. Ma non possiamo che constatare la totale incapacità dell’Amministrazione che Lei rappresenta ad affrontare con la necessaria autorevolezza soggetti terzi (vedi Arneo e Asl per le note vicende del nostro ospedale); Non ci sorprendiamo più neanche della tendenza a lavarsi le mani e scaricare la responsabilità sugli altri,  mentre in più di un anno di governo la sua Amministrazione ha passivamente accettato tutte le situazioni senza proporre una soluzione che fosse tesa ad implementare i passaggi pedonali o a rendere il ponte realizzato dalle Ferrovie dello Stato percorribile in entrambe le direzioni di marcia. Infine, solo per brevità, non ci meravigliamo della sua timidezza visto che uno dei protagonisti del suo governo, vale a dire l’on. Matarrelli, organizzava e capeggiava tempo fa cortei di protesta contro la chiusura del passaggio a livello di via Maroncelli, guarda caso proprio quello per cui non è stato realizzato nemmeno il passaggio pedonale!

 

Gruppi consiliari:

Gruppo misto

Mesagne per Guarini Sindaco

PD – Io ci credo

 

Segreterie politiche:

Progettiamo Mesagne

Partito Democratico

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