Protonterapia, Manca scrive ad Emiliano

Nei giorni scorsi il consigliere regionale dei Conservatori e Riformisti, Luigi Manca, nella sua qualità di vicepresidente della Commissione Sanità della Regione Puglia ha scritto al presidente della Regione, Emiliano,

e per conoscenza all'assessore al Welfare, Nigro, e ai direttori del Dipartimento Salute Gorgoni, dell'Ares Ruscitti, della Asl Lecce Melli per chiedere l'istituzione di un tavolo tecnico per la valutazione della PROTONTERAPIA . Secondo Manca la nuova terapia oncologica, oggetto in questi giorni di un movimento civico di protesta, necessita di valutazioni scientifiche e tecniche prima di procedere o meno all'acquisto del costoso macchinario.

Di seguito il testo della lettera inviata da Manca ad Emiliano: 

Egr presidente Emiliano,

in un’epoca in cui il medico spesso è sostituito dalla ricerca su Google della malattia da curare è chiaro che anche i nuovi sistemi di terapia oncologica diventano oggetti di movimenti di cittadini che spinti dall’emotività più che dalla scienza intendono influenzare le scelte sanitarie senza che a priori ci sia una valutazione tecnica.

E’ quello che sta avvenendo a Lecce da un po’ di tempo: un gruppo di cittadini, coinvolgendo anche molti sindaci, sta portando avanti una battaglia per la Protonterapia. Si tratta di un particolare tipo di radioterapia che fa ricorso agli androni per irradiare le cellule malate. In Italia esistono solo due centri in possesso a Parma e Trento, anche perché il costo macchinario non è a portata di tutte le Asl, circa 70 milioni di euro. La pressante richiesta del movimento civico è di farlo acquistare anche a Lecce.

Ora, fermo restando che qualsiasi mobilitazione per garantire una migliore salute dei cittadini va sempre lodata e ringraziata, ritengo necessario che tematiche di questo genere non siano lasciate solo in balia delle parole, ma passare ai fatti concreti. Presidente Emiliano, è opportuno che ora ad esprimersi siano le Istituzioni competenti in materia. Lo dico non solo per la responsabilità che mi deriva dal mio ruolo istituzionale, vice presidente della Commissione Sanità della Regione Puglia, ma soprattutto come chirurgo oncologo che quotidianamente vive il dramma delle persone che combattono contro il tumore, una patologia – come è noto – in continuo aumento specie nel Salento.

Quindi, fatta la premessa che i malati, in modo particolare quelli oncologici, devono potersi curare possibilmente nel posto più vicino casa, per evitare al paziente e alla sua famiglia lo stress e i costi di cure fuori regione, è fin troppo evidente che i territori specie quelli più sprovvisti debbano dotarsi di nuove tecnologie. Per questo, anche in qualità di assessore regionale alla Sanità, Le chiedo l’istituzione urgente di un tavolo tecnico dove le parti interessate, a vario titolo, possano confrontarsi: penso anche all’assessore regionale al Welfare, Negro, al direttore del Dipartimento Sanità, Gorgoni, a quello dell’Ares, Ruscitti, così come a quello della Asl di Lecce, Melli, insieme al mondo scientifico e medico salentino. Per altro la Melli ha già fatto intendere al movimento la possibilità di attingere ai fondi europei per l’acquisto. Un tavolo che, per quello che mi concerne scientificamente, affronti in modo specifico le tecniche relative alla Protonterapia, ma che analizzi anche altre eventuali soluzioni per i malati oncologici.

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